Dopo la posa della prima pietra, avvenuta sabato 30 aprile, del nuovo complesso industriale da parte di UNOX, sono stati avviati i lavori per l’intervento che vedrà l’ampliamento del Piano Urbanistico Salgaro con la realizzazione della nuova rotatoria sulla Strada regionale 307.
Si tratta di un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato. Il Comune di Cadoneghe realizzerà la nuova rotatoria sulla Strada Regionale 307, la Statale del Santo, a poca distanza dalla località Terraglione di Vigodarzere. L’opera prevede un innesto diretto, tramite una seconda e più piccola rotatoria, con l’area industriale rivista e ampliata dal piano urbanistico ambientale Salgaro. Un intervento atteso da decenni, del costo di 662 mila euro che sono integralmente coperti dagli oneri di urbanizzazione previsti dall’accordo pubblico-privato con UNOX, per un totale complessivo di due milioni. La rotatoria andrà a regolare un incrocio particolarmente critico nel territorio della cintura urbana a nord di Padova, al crocevia di tre comuni (Campodarsego, Cadoneghe e Vigodarzere) nonché una via d’accesso per l’area al capoluogo, tramite il nodo, anch’esso molto trafficato, della Castagnara. Non sarà un’opera destinata solo agli automobilisti: prevista la realizzazione di due innesti ciclabili (per un valore di 101 mila euro) che la collegheranno ai percorsi già presenti e che verranno ulteriormente estesi. Il Piano urbanistico Salgaro (dal nome della via che lo delimita) riguarda un’area dalla dimensione complessiva di 157.650 metri quadrati, interessando l’area industriale che si sviluppa a nord di Cadoneghe, dove verrà realizzata la UNOX City. Con la variante 1, approvata dal Consiglio comunale di Cadoneghe a novembre 2020, viene prevista una ricomposizione urbanistica che genererà due comparti indipendenti accorpando vecchi capannoni in disuso che verranno abbattuti. Resta inalterato il verde urbano presente in zona, con misure di compensazione ambientale per la CO2 prodotta che prevedono l’impianto di nuovi alberi tipici del territorio: platani, salici bianchi, pioppi italici, frassini e aceri campestri. «Oggi diamo inizio a un cantiere atteso da molto tempo – annuncia Marco Schiesaro, Sindaco di Cadoneghe -. Dopo l’avvio dei lavori che coinvolgono l’ampliamento della zona industriale, iniziata ad aprile, tocca alla fase b. Verrà realizzata una grande rotonda in un punto cruciale del traffico di Cadoneghe, al confine tra Vigodarzere e Campodarsego. Sarà realizzata anche una pista ciclabile, dei parcheggi, verranno curato molto, infine, gli spazi verdi. Il tutto rientra in una visione più ampia della viabilità sovracomunale, che punta a risolvere i principali nodi critici dell’area urbana a nord di Padova». «Si tratta di un’opera che prevede un investimento complessivo di 800 mila euro – aggiunge Devis Vigolo, vicesindaco e assessore all’Urbanistica – l’obiettivo principale è la messa in sicurezza per i pedoni e le bici, ora completamente assente. Ma ci saranno anche importanti benefici sul traffico».
«La realizzazione della nuova rotatoria sarà un traguardo importante per il miglioramento della viabilità di tutta l’area – spiega Enrico Franzolin, Presidente di Unox -. Investire nel progetto ci consente di migliorare le condizioni delle strade che collegano Cadoneghe e Vigodarzere, comuni dove il Gruppo Unox ha diverse sedi produttive. La realizzazione della nuova rotatoria consentirà ai nostri collaboratori di raggiungere la sede di lavoro in maggiore sicurezza grazie ad una viabilità più fluida, oltre a garantire la possibilità di scegliere di utilizzare dei mezzi sostenibili grazie ai due innesti ciclabili. L’intero investimento che stiamo sostenendo per la realizzazione della Unox City presenta, infatti, una forte attenzione alla sostenibilità. I nuovi stabilimenti verranno costruiti con un occhio di riguardo per l’efficienza energetica; con pannelli fotovoltaici su tutta la superficie dei tetti dei nuovi edifici che consentiranno la produzione di quasi 4 megawatt che rientrano nel progetto Emixion2030, con cui Unox si è data l’obiettivo di arrivare a emissioni zero entro il 2030» .