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CADONEGHE (PD) : IMPORTANTE INTERVENTO SU UNA CONDOTTA A SERVIZIO DI 5 COMUNI. Utilizzata una tecnologia innovativa a basso impatto

Cadoneghe (PD) – Sono in corso i lavori di risanamento della rete fognaria tra via Colombo e il depuratore di Cadoneghe passando per via Matteotti in Comune di Cadoneghe. Un intervento che si propone il risanamento di un tratto del principale collettore fognario a servizio dei Comuni di Cadoneghe, Campodarsego, Vigodarzere, Curtarolo e Campo San Martino e che rientra nel piano di Etra di manutenzione programmata delle reti in gestione. «In seguito ad una campagna di videoispezione sul tratto compreso tra via Colombo ed il depuratore, una condotta di 90 centimetri di diametro e realizzata all’inizio degli anni ’90, quindi 30 anni fa – spiega il presidente di Etra, Flavio Frasson –, abbiamo constatato che è fortemente ammalorata e soggetta a infiltrazioni e possibili sversamenti con cedimenti strutturali. Non a caso, negli anni scorsi, è stata effettuata un’importante riparazione lungo la strada provinciale S.P. 46, “via Matteotti”, in corrispondenza dell’attraversamento verso il depuratore. Ecco, dunque, che si rendeva indispensabile intervenire in un’ottica preventiva atta a ridurre il rischio di possibili guasti con gravi disagi ai cittadini».

«L’intervento di Etra permette non solo di risanare una importante condotta che serve oltre a Cadoneghe altri Comuni contermini, ma anche di evitare che in futuro si verifichino cedimenti nella carreggiata di una via che sostiene un traffico importante – commenta il Sindaco, Marco Schiesaro –. Il tutto senza problemi e interferenze con la viabilità e i residenti. Un buon esempio di collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Multiutility, a vantaggio del territorio e dei cittadini”.

I lavori vengono realizzati in due fasi: una prima tra via Colombo e via Matteotti (660 m) ed una seconda da questa al depuratore (390 metri). Per quanto riguarda la seconda fase dell’intervento, è in consegna il contratto attuativo che comprende l’intervento sul tratto a valle di via Matteotti fino all’ingresso del depuratore con il risanamento di ulteriori 390 metri arrivando così ad un totale di condotta risanata di 1.050 metri. L’ultimazione di questa seconda fase è prevista per dicembre 2022. L’ultimazione di questa seconda fase è prevista per dicembre 2022.Il costo dei lavori relativi alla prima fase, della durata di due mesi, interamente finanziati con parte dei fondi derivanti dall’applicazione della tariffa del servizio idrico integrato destinati alle manutenzioni straordinarie su reti di fognatura, ammonta a 692.778,13 euro.

Innovativa e particolarmente efficace la tecnologia utilizzata. «Anziché procedere con un intervento di tipo tradizionale in cui è prevista la sostituzione della condotta esistente mediante scavo a cielo aperto, Etra, nell’ottica di una maggiore sostenibilità e per garantire minori disagi alla cittadinanza, ha optato per una tecnica di tipo NO DIG (senza scavo) – precisa Frasson –. Questa permette di risanare la condotta esistente garantendo la medesima funzionalità idraulica mediante l’inserimento di una guaina tubolare, impregnata con resine polimerizzate tramite lampade UV o in alternativa a vapore. Questo tipo di intervento offre maggior sicurezza al cittadino grazie all’eliminazione dei pericoli legati alla presenza di scavi aperti, minor disagio agli utenti grazie ad un cantiere meno invasivo e di minor durata e maggiore sicurezza alle maestranze impegnate in cantiere venendo meno il rischio seppellimento e riducendo gli altri rischi quali l’esposizione al traffico veicolare. Infine, parallelamente, considerato che via Matteotti rappresenta un importante raccordo stradale, visto l’alto indice di traffico che vi transita, sono state realizzate opere di by pass, atte a garantire la continuità del servizio per tutta la durata del cantiere, procedendo con l’attraversamento della SP 46 mediante una tubazione area».

La tecnologia NO DIG permette di ridurre la durata del cantiere, la movimentazione di materiale (ad esempio per il minore volume di materiale di risulta da conferire in discarica), il traffico di mezzi pesanti e quindi l’impatto sulla viabilità, la durata e lo spazio di occupazione del suolo pubblico e la manomissione del manto stradale, sostanzialmente limitata ai punti di inizio e fine del tratto oggetto di intervento; le vibrazioni o cedimenti ad immobili vicini azzerando sostanzialmente le operazioni di scavo; le interferenze con attività commerciali, residenziali o di svago e la produzione di CO2.

 

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