Una serie di eventi che partiranno dall’antichità paleoveneta e romana per approdare ai fasti della Serenissima con la seconda edizione della grande rievocazione storica dedicata all’era dei dogi. Non mancherà una serata “pop”: protagonista Andreas Ronco.
Dai paleoveneti fino ai fasti della Serenissima, passando per l’epoca romana, quella che ha lasciato il “segno” nel territorio tra Padova, Treviso e Venezia, con la fitta rete di strade perpendicolari che si intersecano creando il riconoscibilissimo “graticolato”. La storia e la cultura del nostro territorio saranno protagonisti di una rassegna organizzata dal Comune di Cadoneghe, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Padova: “Percorsi sull’identità veneta”.
La prima tappa riguarderà proprio la storia degli insediamenti romani nel Padovano. A fare da preambolo, mercoledì 11 maggio, alle ore 21, la conferenza a cura di Elena Righetto, ricercatrice ed esperta di storia e tradizioni venete, dedicata all’incontro tra le popolazioni paleovenete e quelle romane. Saranno presenti, in costume, i legionari della “Legio VI ferrata”, realtà che ripropone in modo filologico quello che era l’equipaggiamento e la vita di tutti i giorni dei militari romani.
La Legio VI sarà protagonista di una rievocazione storica che si terrà nel fine settimana: sabato 14, a partire dalle 14.30, e domenica 15 maggio: Cadoneghe Romana. In via Pisana verrà allestito un vero e proprio castrum ispirato agli accampamenti del Primo secolo avanti Cristo. I legionari romani “invaderanno le strade” domenica mattina, partendo da piazzale San Bonaventura alle 10.30. I visitatori del campo potranno fare un’esperienza diretta di quello che era la vita ai tempi della Roma tardo repubblicana, partecipando a quattro diversi laboratori:
- l’equipaggiamento del legionario
- il vetro e la ceramica nell’antichità
- l’alimentazione del legionario
- la medicina romana.
La rassegna proseguirà il 20 maggio, con una seconda conferenza che si terrà sempre alle 21 nella Sala Italo Calvino della Biblioteca civica. Si parlerà di lingua veneta, con Alessandro Mocellin, giurista, esperto di linguistica, che all’argomento (in particolare alla resa ortografica delle parole) ha dedicato diversi libri. “Lingua veneta e Lingua italiana: due patrimoni a confronto” metterà al centro le affinità e le differenze tra l’idioma locale e quello nazionale.
La seconda parte dei “Percorsi” sarà dedicata alla storia della Repubblica Serenissima. Anche per questa parte tutto inizierà con un convegno, sabato 28 maggio all’Auditorium Ramin, dal titolo “La grande storia della Serenissima”, che vedrà la partecipazione dell’Associazione storico identitaria 16° Reggimento Treviso 1797 – Serenissima Repubblica di San Marco. Tra i relatori: Luciano Dorella, presidente dell’associazione, Alessandro Marzo Magno, giornalista e scrittore, Federico Moro, storico e Giustina Renier, attrice ed esperta di costumi storici del periodo della Repubblica di Venezia. Il tutto in attesa della seconda edizione di “Cadoneghe e la Serenissima”, che si terrà domenica 5 giugno: una rievocazione storica del periodo di dominio della Serenissima sul territorio di Cadoneghe, con un concerto che proporrà brani del compositore veneziano per eccellenza, Antonio Vivaldi, una scelta di scene teatrali tratti dai classici goldoniani e fiera – mercato di tradizione veneziana. Il tutto, colorato dalla presenza dei figuranti con abiti del ‘700 della Pro Loco di Noventa Padovana.
Il Veneto e le sue tradizioni non sono solo storia e folclore, ma ci parlano del presente. Tra le lingue regionali, quella veneta è la più parlata tra le fasce giovanili in Italia, con tanto di gruppi musicali rock e hip hop che la utilizzano abitualmente nei testi. Sarà questa dimensione “contemporanea” la protagonista del concerto che precederà la rievocazione storica dedicata alla serenissima: il concerto live con Andreas Ronco che ha fatto scoprire a molti ragazzi della generazione Z curiosità sul Veneto, inteso come regione e come lingua.
“La cultura veneta è un tema complesso, che si interseca con la lunga storia del nostro territorio e i vari popoli che l’hanno attraversata – spiega Sara Ranzato, assessore alla Cultura del Comune di Cadoneghe – per questo la nostra iniziativa ‘Percorsi’ la affronterà in tutte le sue sfumature, anche quella più schiettamente popolare. Continuiamo, inoltre, la collaborazione avviata con le scuole del territorio, in cui sono stati svolti laboratori dedicati alla scrittura paleoveneta, tanto affascinante quanto sconosciuta”.
“La riscoperta delle nostre radici, della nostra identità – aggiunge il sindaco Marco Schiesaro – fa da sempre parte della proposta culturale della nostra amministrazione. Significa creare un legame con il passato, ricordarci da dove veniamo, per poter vivere il nostro presente in modo più consapevole e poter guardare al futuro senza dimenticare chi siamo. Troppo a lungo la cultura veneta è stata relegata esclusivamente nella sua dimensione, peraltro importante, agraria e vernacolare. Ma c’è molto altro e i ‘Percorsi’ lo dimostreranno”.