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CONSIGLIO REGIONALE VENETO : Ostanel , “Il Genio Civile riveda la propria posizione per garantire un percorso godibile e in sicurezza”.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO :
La consigliera regionale Elena Ostanel, con il supporto di diverse associazioni ambientaliste del territorio, ha presentato un’interrogazione con la quale richiama l’attenzione della Regione sulla Rocca del Ponte della Torre di Este, un caso non certo isolato, di discrasia tra le buone prassi indicate dalle linee guida e dai documenti programmatici regionali e il modus operandi degli uffici.
La consigliera regionale Elena Ostanel, con il supporto di diverse associazioni ambientaliste del territorio, ha presentato un’interrogazione con la quale richiama l’attenzione della Regione sulla Rocca del Ponte della Torre di Este, un caso non certo isolato, di discrasia tra le buone prassi indicate dalle linee guida e dai documenti programmatici regionali e il modus operandi degli uffici.
“Il caso in questione rientra all’interno del progetto di valorizzazione dei percorsi ciclabili della Provincia di Padova approvato nel 2020, nel tratto dell’Anello delle Città Murate che va dal nodo idraulico del Sostegno di Este a Prà di Este, lungo il canale Brancaglia-Santa Caterina e ricade, in parte, all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei” esordisce Ostanel.
“Al convincente progetto della Provincia di Padova si è opposto il Genio civile appellandosi al Regio Decreto 523 del 1904, negando ogni possibilità di passaggio in alveo, incluso quello già approvato e realizzato nel 2003 al di sotto della ferrovia. Tale veto ha implicato la modifica del progetto in un percorso arzigogolato e inefficace, più costoso e impattante, pericoloso per i ciclisti e che ne pregiudica la fruibilità, la godibilità e la valenza paesaggistica”, aggiunge la Consigliera.
L’interrogazione richiama le importanti indicazioni del recente Documento Preliminare al Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, in merito all’opportunità di coordinare gli interventi di messa in sicurezza degli ambiti fluviali con la mobilità lenta, che proprio lungo queste linee deve trovare il suo naturale sviluppo.
“La richiesta posta alla Giunta Regionale è quella di richiamare il Genio Civile di Padova ad una più ragionevole interpretazione, come peraltro già avvenuto in tanti altri casi simili, delle generiche prescrizioni della norma del 1904, che consentirebbe per questo caso soluzioni più razionali e vantaggiose, sia dal punto di vista economico che logistico, senza mettere in pericolo la sicurezza idraulica.”
“Spingeremo, in collaborazione con le associazioni locali, per favorire un maggiore coordinamento tra amministratori locali, Genio Civile, GAL, OGD ed Ente Parco dei Colli Euganei, il cui Piano Ambientale prevede appunto che per l’area venga predisposto un progetto di “Porta” del Parco per “valorizzare qualificare l’eccezionale nodo di valenza storico-ambientale-monumentale”, conclude la Consigliera.