Si è sfiorata l’ennesima tragedia sul lavoro nello stabilimento di Acciaierie Venete di Dolcè in provincia di Verona. È esploso il discagliatore, un bombolone che getta acqua ad alta pressione sulla billetta appena sfornata per eliminare la scaglia. L’esplosione è stata fortissima e ha causato enormi danni al capannone. Solo per puro miracolo non ci sono state persone coinvolte e non siamo qui a piangere altri morti sul laLa RSU aveva già segnalato al tavolo di confronto la problematica riguardante una perdita su un bombolone, ma la proprietà aveva rassicurato che le lavorazioni si sarebbero svolte in piena sicurezza, in attesa della sua sostituzione prevista nel mese di agostOra emerge che non era propriamente così. Il bombolone era stato sistemato più volte ma ad oggi non abbiamo nessun riscontro sulle dovute certificazioni che dovrebbero essere state rilasciate dopo simili interventi strutturali sul pezzo.
“Non possiamo accettare che la questione sicurezza sia gestita con tale leggerezza, mettendo a rischio la vita dei lavoratori! La sicurezza deve basarsi su azioni concrete e valutazioni legate anche alle conformità dei materiali in uso. Chiederemo all’azienda un immediato tavolo di confronto sull’accaduto, riservandoci di coinvolgere le autorità competenti in materia di sicurezza e di proclamare tutte le iniziative necessarie per tutelare l’intera forza lavoro” dichiarano Devis Bonomini della Fiom Cgil di Verona e Stefano Bissoli della Fim Cisl di Verona