Sono oltre 260, e altre richieste di partecipazione stanno continuando ad arrivare, gli operatori impegnati in prima linea in Veneto e Friuli Venezia Giulia che si sono iscritti alla formazione Engage, che fornirà loro competenze e strategie per accompagnare gli uomini maltrattanti in un percorso di consapevolezza e cambiamento. È partita oggi la prima delle sei edizioni (19 aprile-25 maggio) della formazione proposta dal progetto europeo “CHANGE. Pathways to prevent and combat gender-based violence”, co-finanziato dalla Commissione Europea e guidato dalla Cooperativa sociale Itaca.
Tra i partecipanti operatori di prima linea dei Servizi sociali, sanitari, di protezione all’infanzia, operatori delle Forze dell’ordine, avvocati, ma anche specialisti privati e volontari che entrano in contatto con uomini, fruitori dei propri servizi, che agiscono violenza nelle relazioni affettive.
La formazione utilizza il modello formativo ENGAGE, messo a punto nel 2018 dal Centro Ascolto Uomini Maltrattanti di Firenze insieme ad altri partner europei, su finanziamento della Commissione Europea. Completamente gratuita, si articola in sei edizioni in modalità online su piattaforma Teams, ed ogni edizione è composta da due incontri di quattro ore ciascuno. Le docenti sono operatrici psicologhe del Centro Ascolto Uomini Maltrattanti, ente partner di Change, progetto che propone una formazione che si focalizza sugli autori di violenza, in modo da avere maggiori strumenti per cogliere e far emergere i segnali e poter inviare gli uomini maltrattanti ai centri specializzati.
Oggi è stata avviata la prima edizione delle sei proposte, tra i temi trattati la presentazione del progetto Change e dei Centri per uomini autori di violenza del territorio, aspetti normativi, sociali e culturali della violenza, modelli di lettura della violenza nelle relazioni affettive, caratteristiche degli uomini autori di violenza. Il percorso, che per alcune edizioni prevede 8 crediti formativi per Assistenti sociali, per altre 10,4 crediti ECM, mira a fornire competenze specifiche sulla rilevazione della violenza e strategie di accompagnamento degli uomini che la commettono ai Centri specialistici del territorio. Obiettivo è costruire risposte coordinate tra i servizi esistenti, incrementando anche la sicurezza delle donne vittime di violenza. La violenza domestica e l’abuso hanno un impatto devastante sulla salute e il benessere delle vittime, con effetti e conseguenze negative a lungo termine per tutti i soggetti coinvolti, incluso chi la agisce. Per contrastare la violenza di genere è infatti essenziale adottare una strategia complessiva, che metta in sicurezza le vittime, donne e bambini in particolare, e si occupi anche della presa in carico dell’uomo che ha scelto di agire violenza.
I NUMERI DELLA VIOLENZA NEL 2021
In Europa, oltre una donna su cinque (22%) ha subito violenza fisica e/o sessuale ed il 43% ha avuto esperienza di una qualche forma di violenza psicologica, da un compagno attuale o precedente.
In Italia, gli ultimi dati Istat (riferiti al 2021) mostrano che il 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.
In Veneto nel 2021, i servizi antiviolenza regionali hanno gestito 6.432 contatti, con 3.450 prese in carico, il doppio rispetto al 2020 .
Nel corso del 2021 sono state oltre 2000 le donne che hanno contattato i centri antiviolenza del Friuli Venezia Giulia, se si considerano gli accessi totali, anche precedenti l’inizio del percorso di uscita dalla violenza, si sfiorano i 5000 contatti, di cui poco più di un terzo avvenuti di persona al centro o agli sportelli del centro. Rispetto al totale dei contatti registrati nel 2021, uno su cinque è un primo contatto o un nuovo accesso. Le donne per le quali era in corso un percorso di uscita dalla violenza erano 1.185 e di queste il 63,9% avevano iniziato tale percorso proprio nel 2021, in 6 casi su 10 inviate dai servizi territoriali .
“CHANGE” è un progetto biennale, inserito all’interno del Programma CERV 2021 – Citizens, Equality, Rights and Values, Sezione DAPHNE della Commissione Europea, che coinvolge un partenariato ricco di competenze: oltre alla capofila Cooperativa Itaca, vede la presenza di Comune di Pordenone e Comune di Treviso, AsFO, AsuGI e Ulss 2 Marca trevigiana, Centro di ascolto uomini maltrattanti, Fondazione di comunità Sinistra Piave, Ires Fvg, Aps L’Istrice, Relive – Relazioni libere dalle violenze, Cooperativa sociale Una casa per l’uomo, European Network for the Work With Perpetrators of Domestic Violence.