Quali differenze corrono tra il 1950 e il 2024? Se dal punto di vista storico si tratta di un arco di tempo limitato, dal punto di vista sociale e tecnologico corrisponde a una sorta di era millenaria, a partire dall’evoluzione della popolazione over 65. Nel 1950, nessun Paese al mondo aveva più dell’11% della sua popolazione con una età superiore ai 65 anni. Né esistevano smartphone, internet e Intelligenza Artificiale. In questi anni stiamo vivendo un epocale cambiamento demografico che, in base alle proiezioni del rapporto intitolato “L’economia della longevità” di AARP, un’organizzazione non-profit fondata negli Stati Uniti e che opera nell’ambito dei problemi che riguardano le persone che stanno invecchiando, porterà entro il 2050 ad avere una popolazione over 65 che raggiungerà la percentuale del 38% a livello globale.
Questo lavoro è uno studio preliminare per il progetto CO-HUMANICS supportato dalla Carl-Zeiss-Stiftung. Oggi, le persone vivono più a lungo e desiderano mantenere la propria indipendenza sia in termini economici, sia in termini di socialità. Sempre secondo lo stesso rapporto, a conferma dei dati già esposti, è stato dimostrato che circa il 75% degli over 65 naviga online ogni giorno e la proprietà di smartphone è aumentata in questa fascia di età del 24% già a partire dal 2010. Stupisce scoprire che siano proprio queste nuove tecnologie della comunicazione a essere divenute nuovo alfabeto delle relazioni tra nonni e nipoti.
Secondo un sondaggio on-line trasversale condotto tra 286 studenti universitari in Germania con una età media di 23 anni, è emerso che tutti i nipoti partecipanti hanno espresso dubbi sulla competenza tecnologica dei loro nonni, ma hanno comunque parlato dei media con grandi aspettative per una migliore qualità di comunicazione. I media più complessi, come la videoconferenza o la realtà aumentata, non portano automaticamente a una migliore qualità di comunicazione percepita, mentre i media più snelli, come lettere o messaggi di testo, possono fornire esperienze di comunicazione più piacevoli e frequenti. I nipoti, quindi, hanno l’opportunità di sviluppare relazioni più facili e durature con i propri nonni e questo comporta benefici per il benessere di entrambi.
“Per i nonni”, ha spiegato Lino di Lernia, Co-founder di Over Senior Living, “una relazione positiva con i nipoti è fonte di gioia e orgoglio, oltre che di appartenenza famigliare. Tutto ciò aiuta a ridurre l’isolamento sociale e la solitudine. Per le generazioni più giovani avere una relazione con i propri nonni è utile per forgiare il loro atteggiamento verso gli adulti più anziani e ha anche un effetto positivo sulla maturazione esperienziale e sulla capacità di affrontare le sfide della vita. Ecco perché, ad esempio, nei nostri Senior Living accogliamo i nipoti con gioia e osserviamo con ammirazione anche i rapporti che nascono tra i nostri ospiti e il personale dei Senior Living”.