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LEGNAGO (VR): Il Pronto Soccorso è al collasso, caso grave, emblematico di un sistema veneto che non investe i servizi e personale”

“I carichi di lavoro insostenibili, dovuti a ridimensionamento del personale e a un effluvio di codici bianchi. L’assenza di alternative e la sostanziale inefficacia dei gettonisti nel risolvere i disagi, stanno portando il Pronto Soccorso di Legnago a un tracollo, come denuncia il fronte sindacale. Con il rischio dell’impossibilità di garantire i servizi notturni. Si tratta di un caso grave, ma non isolato, semmai emblematico della crisi generale del sistema sanitario veneto”. A dirlo la Consigliera regionale del Partito Democratico e Vicepresidente della Commissione sanità Anna Maria Bigon che aggiunge: “L’aumento fuori controllo dei codici bianchi è dovuto alla carenza di medici di famiglia ai quali va dato un sostegno in termini di personale amministrativo: in questo modo i medici aumenterebbero il numero di assistiti, in attesa dell’arrivo di nuovi medici. E si sgraverebbero i Pronto Soccorso”. Secondo l’esponente DEM “I risparmi di oltre 70 milioni rivendicati da Azienda Zero servono a poco se questi soldi non vengono investiti a favore delle strutture e della medicina territoriale. Se invece si continuano a spendere quasi 70 milioni per i gettonisti e non si supera il problema dei concorsi che vanno a vuoto per evidente mancanza di attrattività di queste figure professionali, ogni risparmio rimane fittizio ma non sinonimo di efficienza”. “Il sistema va riorganizzato e va fatto ora, passando dalle parole di Zaia a favore della sanità pubblica, ai fatti veri.”

 

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