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Mattarella “Lavoro e istruzione decisivi contro le mafie”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Don Luigi Ciotti,Presidente dell’Associazione Libera
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una delegazione dell’Associazione Libera contro le mafie, guidata dal presidente don Luigi Ciotti e composta dai presidenti di alcune Associazioni nazionali aderenti a Libera. Il capo dello Stato ha espresso riconoscenza a questa realtà. “Vi ringrazio per quello che in questi 28 anni avete fatto, facendo realizzare una coscienza sempre più ampia contro il fenomeno mafioso – ha spiegato -. Toccate temi e settori decisivi: quello della cultura, dell’istruzione, e quello della certezza di prospettive di crescita personale, di lavoro, due strumenti di lotta alla mafia particolarmente decisivi. Una società forte che resiste ai condizionamenti, alle lusinghe della corruzione, alle tentazione, è possibile se c’è un lavoro diffuso, robusto, da cui nessuno sia escluso”.
Per combattere il fenomeno mafioso occorre continuare a “formare coscienze, sollecitare a una condizione sociale che dia forza ai cittadini, io lo vedo nella mia città, nella mia regione, quanto è cresciuta la consapevolezza, soprattutto tra i giovani. L’ho visto giorni fa a Casal di Principe, mi ha colpito l’incontro con gli studenti. Nel volto dei giovani si vedeva il coinvolgimento, l’orgoglio di essere da una parte risultato e da una parte protagonisti di un’azione di riscatto che ha liberato quel territorio dalla condizione in cui si trovava, si deve avere fiducia nei giovani”.
Per don Luigi Ciotti “c’è bisogno di fatti di concretezza, il nostro è un impegno soprattutto sulla dimensione culturale, educativa e sociale, per noi il punto di riferimento resta la Costituzione italiana come etica del cittadino, la responsabilità per noi è la spina dorsale della democrazia, l’educazione e l’istruzione sono educatrici di vita, la violenza più difficile da combattere è la violenza culturale, l’omertà, è la più difficile di tutti da sconfiggere”.

– foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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