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MESTRE /VENEZIA : Centrale Enel di Fusina protestano 250 lavoratori in appalto senza stipendio

Dall’alba di ieri mattina, lunedì 16 dicembre, 250 lavoratori assunti dalla SO.Mi srl, una ditta di Pescara che insieme ad una rete di altre aziende gestiscono l’appalto per la costruzione dell’impianto a turbogas nella centrale Enel di Fusina, sono in picchetto davanti alla centrale termoelettrica “Andrea Palladio” a causa del mancato pagamento degli stipendi di novembre.  La Fiom – Cgil di Venezia nella giornata odierna è riuscita ad avere un appuntamento con il Prefetto a mezzogiorno, dove non si sono presentati i responsabili della SO.Mi. srl, ma solo i referenti della committente Enel. Durante l’incontro Enel ha sostenuto di aver sempre pagato le società della Rete Temporanea d’Impresa che gestisce l’intero appalto e ha scaricato la responsabilità di risolvere la situazione alla RTI, mentre ai lavoratori era stato comunicato che la responsabilità del mancato pagamento era da imputare a Enel.

Due versioni diverse, ma un solo risultato: 250 lavoratori, per lo più provenienti dalle regioni del Sud Italia e bengalesi con contratti a termine, indeterminati, somministrati, che non hanno ricevuto lo stipendio di novembre e che rischiano seriamente di non vedere neppure la tredicesima nei prossimi giorni.

Nel pomeriggio la Fiom di Venezia ha incontrato anche i rappresentanti della SO.Mi. srl e di Bonati spa, l’azienda capo-commessa del raggruppamento di Imprese, le risposte che sono state date risultano in controtendenza rispetto a quanto era emerso all’incontro con il Prefetto: l’ATI chiede che sia ENEL a pagare i lavoratori in modo da poter riprendere i lavori, senza considerare le procedure interne che regolano i rapporti all’interno del raggruppamento di imprese.

“Come Fiom non permetteremo a queste aziende, raggruppate in ATI e alla committenza Enel di lasciare senza stipendio 250 lavoratori e le loro famiglie alle soglie delle festività natalizie. Il Prefetto aspetta una soluzione della vertenza entro giovedì e noi, dal canto nostro, non abbiamo intenzione di revocare la mobilitazione e il presidio almeno finché non avremo una distinta del versamento degli stipendi.” Ha dichiarato Michele Valentini, Segretario Generale della Fiom di Venezia nella serata di martedì 17 dicembre. 

 

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