MILANO: SCOPERTA UNA TRUFFA PER OLTRE 5 MILIONI DI EURO SU FINANZIAMENTI GARANTITI DALLO STATO. ESEGUITE 4 MISURE CAUTELARI PERSONALI E DISPOSTI SEQUESTRI PER OLTRE 7 MILIONI DI EURO.
Le Fiamme Gialle di Milano, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad
un’ordinanza applicativa di misure cautelari detentive (custodiali e domiciliari) emessa nei confronti di n. 4
persone indagate che, unitamente ad altre coinvolte nelle indagini (aventi ad oggetto n. 35 ipotesi di reato ascritte
a n. 17 indagati), hanno costituito un’associazione per delinquere operante a Milano e nell’hinterland milanese,
con lo scopo di ottenere illecitamente finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI che venivano
successivamente dirottati verso società estere riconducibili al sodalizio.
L’organizzazione criminale attraverso la costituzione e l’acquisizione di n. 7 società intestate a sodali e
prestanome, solo apparentemente operative, ha ottenuto da numerosi istituti di credito considerevoli
finanziamenti, allo stato quantificati in complessivi euro 5.420.000,00, garantiti dallo Stato per euro
4.022.000,00 (per il tramite di Mediocredito Centrale S.p.a.), ente concessionario per la gestione dei fondi del
Ministero dello Sviluppo Economico e per il rilascio della garanzia da parte del Fondo di Garanzia per le PMI).
In particolare, attraverso operazioni di maquillage contabile e produzione di documenti falsi, sostanziatesi – in
sintesi -, nella creazione di siti internet delle società con indicazione di noti partner commerciali e nel deposito di
bilanci falsi riportanti risultati positivi di ricavi ed utili, le predette imprese apparivano sul mercato “solvibili” ed
“affidabili”, condizioni necessarie per ottenere i finanziamenti dagli istituti di credito garantiti da enti pubblici.
Le indagini, esperite anche mediante l’attivazione di strumenti di cooperazione giudiziale internazionale e
l’analisi di numerose segnalazioni di operazioni sospette, hanno permesso di rilevare che i finanziamenti ottenuti
sono stati riciclati attraverso talune società estere, riconducibili al sodalizio criminoso, aventi sede in Repubblica
Ceca e Svizzera.
Nel contempo, le società nazionali, una volta ottenuti i finanziamenti, gravate di ingenti debiti erariali
(prevalentemente tributari), venivano progressivamente abbandonate, spogliate di ogni bene e,
conseguentemente, destinate al fallimento (5 delle predette società sono infatti state dichiarate fallite o sottoposte a liquidazione giudiziale dal Tribunale di Milano.