I distributori saranno posizionati fuori dai bagni e funzioneranno a gettoni, che saranno gratuiti e disponibili presso la segreteria. “Abbiamo insistito affinché i distributori non si rivelassero transescludenti, rischio concreto con il posizionamento nei bagni femminili. Allo stesso modo il poter prelevare i gettoni autonomamente, senza doversi recare in Segreteria a richiederli, tutelerebbe la privacy di chi ne ha bisogno” Spiega Anna Tesi, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione con Udu Padova, “Il senso di avere dei distributori di assorbenti gratuiti e in spazi neutri ha un significato politico chiaro: le mestruazioni sono ancora stigmatizzate, da qui la nostra decisione di rendere i distributori ben visibili. Inoltre, anche se gli assorbenti non sono più tassati come beni di lusso, restano comunque una spesa esosa. Poterne usufruire invece gratuitamente nei luoghi di istruzione lancia un importante messaggio: l’Università che vogliamo deve essere un luogo inclusivo ed equo.”
La decisione odierna segna un risultato storico per la comunità studentesca patavina e non solo: in tutti i dipartimenti ed in tutte le sedi dell’Università degli Studi di Padova verranno installati dei distributori di assorbenti gratuiti.“Una vittoria storica per la nostra associazione, da anni denunciamo l’assurdità del costo di questi beni di prima necessità, finalmente anche l’Università di Padova prende posizione in merito.” Dichiara Domenico Amico, Coordinatore di Studenti Per Udu Padova e Senatore Accademico, “Poco dopo le elezioni studentesche del 2020 abbiamo portato la discussione negli organi di Ateneo, ma la questione si è arenata poco dopo. Non ci siamo fermati: dopo il ricambio della Governance, abbiamo ripreso la discussione con il nuovo Prorettore al benessere e il Prorettore al Bilancio ottenendo lo stanziamento dei fondi necessari per installare un distributore in ogni dipartimento.”
“Ci aspettiamo che questi segnali vengano colti anche a livello nazionale, perché l’Università per prima deve essere strumento di cambiamento ed evoluzione sociale.” Dichiara Alessia Conti, Consigliera in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, “La Ministra dell’Università e della Ricerca, l’Onorevole Bernini, non ignori questi importanti segnali e, anzi, si faccia portavoce delle nostre istanze nell’azione del Governo: questi dispositivi sanitari dovrebbero essere gratuiti e garantiti nei luoghi di istruzione e di lavoro prima di tutto. Il Governo attuale ha a capo la prima donna Presidente del Consiglio, ma sarà veramente capace di lottare contro questo stigma e le disuguaglianze di genere?”