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PADOVA : CCNL METALMECCANICO, PRESENTATA DAL DG DI FEDERMECCANICA STEFANO FRANCHI LA PROPOSTA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO

Si è tenuto a Padova, nella sede di Confindustria Veneto Est, l’incontro in presenza e in streaming tra le imprese del Gruppo Metalmeccanico e il Direttore Generale di Federmeccanica, Stefano Franchi che ha aggiornato sull’andamento della trattativa di rinnovo del contratto e ha illustrato la proposta di CCNL ESG presentata da Federmeccanica ed Assistal alle Organizzazioni Sindacali il 10 ottobre scorso. Sono intervenuti Antonella Candiotto, Presidente Gruppo Metalmeccanico di Confindustria Veneto Est, e Antonio Pescosolido, Dirigente Relazioni Industriali di Federmeccanica. L’incontro ha approfondito il tema del rinnovo contrattuale, con particolare attenzione alle dinamiche delle province raccolte in Confindustria Veneto Est: Padova, Treviso, Venezia e Rovigo. Un’area vasta tra le prime in Italia per rilevanza dell’industria metalmeccanica, con oltre 12.600 unità locali e circa 132 mila addetti attivi, pari al 56% e al 53,2% rispettivamente del totale regionale del settore.

Tutte le garanzie e i benefici previsti nell’ultimo contratto vengono confermati nella proposta di Federmeccanica, che aggiunge ulteriori trattamenti migliorativi: più sostenibilità – più solidarietà – più tutele – più inclusione – più benefici economici. (Si allega sintesi della proposta). Viene previsto il mantenimento del meccanismo di adeguamento retributivo all’andamento dell’inflazione (indice IPCA NEI) che nel periodo di vigenza del CCNL 2021 ha determinato un adeguamento dei minimi tabellari pari a 310 euro lordi al livello C3.

In aggiunta, tra i punti qualificanti si segnala:

  • il riconoscimento di 700 euro lordi annui a fronte di un margine operativo lordo su fatturato superiore al 10% e incrementale per i dipendenti di tutte le aziende che non hanno premi di risultato o altri elementi economici collettivi; l’importo sarà di 350 euro lordi in caso di presenza di elementi individuali;
  • l’innalzamento dei flexible benefits a 400 euro a regime nel caso in cui gli attuali 200 euro vengano destinati a servizi con valore sociale e ambientale (rette asili nido, acquisto libri scolastici, trasporto pubblico, assistenza anziani);
  • la tutela dell’autosufficienza con copertura assicurativa gratuita che garantirà una rendita pari a 600 euro mensili lungo tutta la vita in caso di insorgenza di non autosufficienza;
  • l’anticipo degli aumenti periodici di anzianità mediante il riconoscimento del nuovo Elemento di Continuità Professionale e l’aggiunta di un ulteriore biennio rispetto ai cinque esistenti;
  • il miglioramento delle prestazioni di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti e loro familiari delle fasce più deboli e della previdenza complementare in particolare per neoassunti giovani e donne;
  • le misure di indirizzo per le assunzioni destinate al personale femminile e la presenza di donne nei livelli direttivi;
  • più sicurezza sul lavoro in tutte le aziende grandi e piccole;
  • più conciliazione vita lavoro.

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