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PADOVA : Dal 15 maggio al 3 giugno 2024 presso il Centro Culturale Altinate / San Gaetano e in altre sedi diffuse nella città si terrà la seconda edizione del Micro Festival dell’Abitare

Dal 15 maggio al 3 giugno 2024 presso il Centro Culturale Altinate / San Gaetano di Padova e in altre sedi diffuse nella città si terrà la seconda edizione del Micro Festival dell’Abitare, un momento per incontri e riflessioni su come si stia trasformando il concetto di abitare.  Il festival prende le mosse dalla mostra “GuerrillaLab – Matsuri#02” che sarà ospitata allo spazio Acquario del Centro Culturale. Si tratta di un percorso sul progetto degli interni come motore di rigenerazione urbana esplicitato attraverso gli scenari elaborati dagli studenti del secondo anno del Laboratorio di Interior Design condotto da Silvia Codato, con Davide Cecconello ed Elisabetta Gabrielli, all’interno del Corso di laurea triennale in Design del prodotto, della comunicazione visiva e degli interni dell’Università Iuav di Venezia.

Se nella scorsa edizione il luogo scelto per questa investigazione di scenari possibili è stato il palazzo storico nella sua accezione per eccellenza di “macchina per abitare”, quest’anno lo spazio è quello del capannone dismesso, metafora del lavoro e della produzione, ma anche simbolo della fine di un mondo, di una identità da ritrovare, di un riuso da progettare contro quelle speculazioni immobiliari e quel consumo del suolo che dobbiamo affrontare. Il capannone scelto come “scatola” del progetto di interni è un capannone in qualche modo speciale: è stato la sede di una realtà industriale, la Longato arredamenti, importante non solo per la città di Padova, ma anche per la visione pionieristica nel design.

In questo spazio gli studenti hanno immaginato residenze miste, per lavoratori nomadi, per famiglie migranti, per altri culti religiosi, per studenti fuori sede, ostelli e case per artisti. E proprio sull’investigazione delle specificità della residenza d’artista si muoverà il Micro Festival 2024, sulla potenza trasformativa che le Arti possono tornare ad esercitare nel complesso sistema economico, sociale e politico dei nostri tempi e, in questo senso, il Design mostra, oggi, una particolare attitudine a divenire grimaldello per aprirne le porte.

La seconda edizione ha come payoff “Memoria e Riuso”, e coinvolgerà luoghi e ospiti in iniziative che, seguendo questi fili, alterneranno specificità locali, anche storiche, e inviti internazionali, promuovendo una riflessione allargata e contemporanea.Il calendario prevederà la partecipazione di docenti, professionisti, artisti e ricercatori che proporranno riflessioni interdisciplinari, anche attraverso la narrazione di esperienze progettuali sul campo.

Per sottolineare il carattere collettivo dell’iniziativa, la mostra – dal 15 maggio al 3 giugno durante gli orari di visita del Centro Culturale e nelle sedi di FuoriAltinate – sarà l’iniziativa che aprirà a cinque giorni di incontri in diversi luoghi della città che sabato 18 e domenica 19 maggio, troveranno spazio proprio dentro a quel capannone che è stato caso-studio del Laboratorio, grazie all’ospitalità di ingegner Roberto Grassetto per Ex Officine Longato.
Qui, il 18 maggio, a memoria di quella che fu una storia importante e che oggi è da riscoprire, sarà ospitata una mostra con alcuni arredi di Design di realtà produttive storiche padovane, con prodotti di LongatoArredamenti, Bieffeplast e Rima, e un confronto fra l’assessore alla Cultura del Comune di Padova, e Alberto Bassi, professore dell’Università Iuav di Venezia. Sarà l’occasione anche per assegnare il primo Micro-Premio alla carriera a Piero Brombin.Verrà presentato il lavoro in progress di raccolta delle testimonianze sul Design veneto, una rassegna sulle aziende, designer e distributori, tra gli anni ’50 e ’80 a cura di Pietro Bongiana e Silvia Codato.

Si svolgerà anche il racconto parallelo di alcune figure femminili che a Padova hanno proposto una lettura differente e unica nei campi nel progetto, nella musica sperimentale e nelle arti figurative: un ricordo dedicato ad Anna Anselmi, a Teresa Rampazzi con una lecture di Laura Zattra, ricercatrice IRCAM di Parigi e, con le parole di Maddalena Rizzi e Marta Previti, Università di Padova, a Sandra Marconato, della quale saranno esposti anche alcuni arazzi grazie al prestito di Caterina Vignaduzzo.Una dimensione internazionale e sempre sotto il segno di voci femminili, sarà introdotta con il racconto di due progetti di trasformazione di un capannone di Mendaro, architetta di Madrid, invitata in dialogo con le colleghe di Archiground di Milano.

Allo spazio Acquario Centro Culturale Altinate / San Gaetano, vi sarà l’apertura ufficiale il 15 maggio con  i saluti istituzionali dell’ assessore alle attività produttive del Comune di Padova che ha creduto e sostenuto fin dall’inizio l’iniziativa, dell’assessora alle politiche abitative, che ha supportato il lavoro degli studenti, di Emanuela Bonini Lessing, professoressa dell’Università Iuav di Venezia e di Roberto Righetto dell’Ordine degli Architetti di Padova, il confronto con la cittadinanza prevede talk e panel anche in altri luoghi della città.Si succederanno gli interventi di Marta Previti dell’Università di Padova, Riccardo Lodi di Unobis, Davide Milan di StArt-Studi per l’arte, dedicati agli spazi indipendenti presso Altinate, mentre Lucio Rubini di Est/Università Iuav di Venezia presenterà il percorso avviato dal Comune di Padova per realizzare una rete cittadina di Case di Quartiere nello spazio di Unobis, in versione anche di Open studio.Oltre al lavoro realizzato per il Microfestival “Trame: omaggio a Teresa Rampazzi e Sandra Marconato” di Maura Capuzzo, compositrice e docente al Conservatorio di Venezia, con Monica Tonietto, sarà presentato il pop up P.I.E.T.R.A. che Open-open presenta in collaborazione con Uno Bis, un progetto di comunicazione dedicato all’abitare e all’osservazione dell’interazione tra spazio e individuo. Concluderà la prima giornata, il dj set Matsuri di Graündstudio, tra i partner dell’evento, presso il loro Greenhaus.

Vi saranno scoperte come SOU x Padova, progetto di Scuola di architettura per bambini a cura di Giulia Lucatello, che organizzerà due giorni di workshop con i bambini confrontandosi con i temi del laboratorio presso il Centro Culturale Altinate/San Gaetano. Nicola Di Croce, artista sonoro e ricercatore, sarà in dialogo con Caterina Benvegnù e Stefania Schiavon di Progetto Giovani nell’incontro “La residenza d’artista per riabitare lo spazio pubblico”, presso MAC Studi d’artista, mentre ci si sposterà presso lo spazio di INStudio, partner dell’evento, per il finissage della mostra di Stefano Stoppa “Tutto ciò che ricordavo, rifacendolo, l’ho dimenticato”.Il Microfestival prevede anche la proiezione dell’acclamato lungometraggio di Beka&Lemoine “Moriyama-San”, una settimana nella vita extra-ordinaria del Sig. Moriyama e di modi altri di abitare, e del corto “Il muro bianco”, cortometraggio di Nieminen, in cui un’insegnante e una preside devono proteggere gli studenti di una scuola elementare da un nemico invisibile.

La manifestazione terminerà, nella mattina della domenica 19 maggio, con Mario Brunello e il suo racconto dell’esperienza di Antiruggine, quando un “Capanon” veneto è diventato fucina di altre (e alte) riflessioni.

 

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