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PADOVA : Emergenza idrica, riunito un tavolo in Provincia per un intervento coordinato su tutto il territorio

Vertice in Provincia di Padova per l’emergenza idrica. Il vicepresidente vicario Vincenzo Gottardo ha riunito le associazioni agricole, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, la Polizia Provinciale, il Genio Civile, Etra, i Consorzi di Bonifica Bacchiglione, Brenta e Adige Euganeo, per un confronto sulle problematiche e le soluzioni possibili da attivare tempestivamente per contrastare il problema della siccità.

Anche nel nostro territorio – ha detto Vincenzo Gottardo, reggente della Provincia di Padova – la siccità sta diventando una vera e propria emergenza. L’assenza di piogge ha abbassato la falda e prosciugato i corsi d’acqua a livelli che non si raggiungevano da quasi vent’anni. A farne le spese in questo momento sono soprattutto le colture agricole.

Per questo ho riunito i principali soggetti coinvolti per raccogliere le segnalazioni e cercare una soluzione urgente e condivisa. Gli impegni che abbiamo preso per far fronte all’emergenza sono chiari e concreti. Proporremo ai 102 Comuni del territorio di adottare un’ordinanza per limitare e contenere l’utilizzo di acqua e allo stesso tempo questo tavolo si farà portavoce con il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia per la realizzazione di un bacino che da tanti anni serve nella nostra provincia e potrebbe essere utilizzato per il recupero di acqua.

Siamo di fronte ad una situazione che evidenzia la mancanza di pianificazione, diamo per scontata la risorsa più importante che è l’acqua, ma, di fronte ai cambiamenti climatici, dobbiamo prendere atto che il trend è cambiato, si va dalla siccità alle alluvioni. Se per le alluvioni, la Regione Veneto ha stanziato fondi importanti e realizzato opere fondamentali per il nostro territorio, analogamente dobbiamo fare per la siccità. Bisogna cambiare metodo di irrigazione, usare sistemi che risparmino oltre il 50% d’acqua e proseguire sulla strada lasciata da molti anni, quella cioè di fare riserve e scorte d’acqua quando ce n’è in abbondanza. Bisogna costruire nuovi bacini montani per poter attingere nei momenti di scarsità e soddisfare le esigenze che non sono solo quelle agricole, ma anche quelle del mondo civile. L’idea c’è da molto tempo, il progetto è in fase di definizione, per costruire una nuova diga sul Vanoi, affluente del fiume Brenta ai confini tra il Veneto e il Trentino che darebbe una risorsa molto importante in questo momento. La diga ha una capienza di 40milioni di metri cubi di acqua e più funzioni: dalla salvaguardia dell’asta del Brenta, fino alla città di Padova, alla produzione di energia pulita, dall’approvvigionamento degli acquedotti, alla maggior disponibilità di acqua potabile per il Veneto. Spesso non ci rendiamo conto di quanto sia importante la risorsa dell’acqua, pensiamo che sia infinita, le risorse del PNRR messe a disposizione per questo settore sono molto scarse. Speriamo che tutta la progettazione che i Consorzi di Bonifica hanno messo in campo, come quella del Consorzio Bonifica Brenta, che ha previsto 7 progetti per un totale di 63 milioni di euro vengano finanziati”.

La siccità è un problema gravissimo e il mondo agricolo pagherà il prezzo più alto. Quest’anno il mais farà fatica a garantire il 45% della richiesta e il problema è dovuto soprattutto alla difficoltà di irrigazione dei campi che porterà a limitare in modo importante il raccolto.

 “Attualmente siamo in grado di gestire l’acqua in tempo reale – ha detto Fabio Miotti, consigliere delegato all’Agricoltura e Ambiente – ma dobbiamo saper gestire anche i momenti di carenza. Questo ci porta ad andare a pianificare anche per il futuro delle attività che portino a garantire la portata dei fiumi e dei canali che permettono l’irrigazione dei campi del nostro territorio. Non possiamo muoverci in ordine sparso, non possiamo pensare che di fronte ad un’emergenza così grande non ci sia un coordinamento. Come Provincia di Padova abbiamo deciso di riunire questo tavolo, unico nel suo genere in Italia, perché pensiamo serva mettere a fattor comune le attività delle singole amministrazioni comunali per far sì che la risposta sia massima e più efficace possibile”.

“In questa fase di siccità – ha concluso Vincenzo Gottardo – le falde si sono estremamente abbassate, iniziamo ad avere problemi di approvvigionamento idrico nella fascia pedemontana, che riguarda principalmente la provincia di Vicenza. Bisogna mantenere dei comportamenti virtuosi perché la risorsa disponibile scarseggia di giorno in giorno. Sono iniziati dei problemi nel Comune di San Martino di Lupari in cui dei pozzi privati che attingevano dalla falda non riuscivano più ad attingere. E’ da presupporre che i problemi progressivamente possano essere sempre maggiori. Come Provincia di Padova condivideremo un’ordinanza con tutti i 102 Comuni del territorio per sensibilizzare la cittadinanza ad adottare dei comportamenti virtuosi evitando tutti gli sprechi e le dispersioni di acqua potabile”.

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