“Bisogna aiutare le nuove generazioni di padri, in un contesto molto più complesso per offrire i contributi tipici della figura paterna. Oggi la questione del tempo è fondamentale soprattutto se si progetta un’educazione condivisa; e la qualità di questo tempo dev’essere altrettanto significativa, perché così si possono trasmettere quei contenuti che concorrono a far crescere bene i propri figli. Serve un’organizzazione della vita, del lavoro, che tenga conto del ruolo e delle responsabilità dei genitori per supportare l’impegno educativo, per la comunità, per le relazioni. Servono poi percorsi di formazione, di condivisione e confronto. Ciò lo devono fare i genitori, ma non da soli: insieme ad altri genitori, insieme alla comunità di appartenenza, tenendo conto che fare i genitori è il mestiere più difficile del mondo e fare i padri forse ancora di più, ma è anche un’esperienza straordinaria. È inoltre importante che venga riconosciuta ai padri una funzione che è loro propria e che non ‘scompare’ rispetto alla maternità bensì che si integra in un rapporto di pari dignità. Occorre, poi, tener presente che il costo per educare e far crescere un figlio è significativo e l’Italia storicamente non può dirsi un Paese favorevole alle famiglie e alla coesione relazionale al loro interno. Oggi ci accorgiamo che questa è una grave carenza, per cui è necessario agire con investimenti economici e una migliore organizzazione del lavoro, ma anche dal punto di vista culturale. Essere genitori è una straordinaria avventura e, allo stesso tempo, una grande opportunità di crescita per il Paese che merita di essere sostenuta”. Lo ha dichiarato Adriano Bordignon, presidente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari in occasione della Festa del Papà.