Si è concluso il progetto sociale ideato dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Padova e realizzato dal servizio Prisma – Padova Accende Comunità rivolto alla popolazione anziana di età superiore ai 74 anni residente nel rione Forcellini. I risultati dell’indagine sono stati presentati a Palazzo Moroni, dall’assessora al Sociale, Margherita Colonnello, dal coordinatore di Progetto Prisma, Nicola Bernardi insieme a Stefano Cedrone, dal presidente della Consulta 3B, Fabio Casetto insieme alla vicepresidente, Mariapaola La Caria. La ricerca è stata condotta tra i mesi di febbraio e aprile scorsi, con l’obiettivo di rilevare i bisogni e la domanda percepita di servizi alla persona sui temi dell’invecchiamento attivo e della non autosufficienza, con particolare attenzione alle condizioni di vita e di salute degli anziani isolati e fragili, per valorizzare le loro risorse rendendoli partecipi della vita della comunità. Il campione oggetto di indagine ha coinvolto 562 over 74 che vivono da soli e che non sono in carico ai Servizi Sociali.
Caratteristiche principali del quartiere e della popolazione over 74
In generale, anche se gli abitanti storici sono invecchiati, il tessuto sociale del quartiere è multigenerazionale e multisociale: negli ultimi anni c’è stato un buon ricambio generazionale e al momento esiste un buon mix di giovani, studenti, famiglie con bambini e anziani.
Più della metà degli intervistati tra i 75 e gli 85 anni si percepisce come autosufficiente e la maggior parte di loro ha dichiarato di avere a supporto delle buone reti familiari.
Lo spazio urbano è ricco di servizi altamente frequentati, specialmente le zone ad alta concentrazione di servizi, come le aree attigue alle Parrocchie o alle piazze principali. Purtroppo questi poli sono pochi e gli anziani che abitano lontano faticano a raggiungerli.
Il rione è descritto come un quartiere vivo soprattutto perché gli operatori dei principali servizi (cassieri, negozianti, impiegati ecc) sono molto disponibili. Il quartiere, tuttavia, è rimasto un po’ isolato rispetto al resto della città e questo ha fatto in modo che non venisse interessato da fenomeni di gentrificazione come altre zone della città.
Alcune criticità emerse
Per quanto riguarda i pensionati sono emerse delle nuove situazioni di fragilità che fino a qualche anno fa non c’erano dato che la maggior parte di loro lavorava e si percepiva come benestante. Negli ultimi anni il costo della vità è sensibilmente aumentato e questo ha avuto un impatto diretto sulla capacità di soddisfare necessità fondamentali come il pagamento dell’affitto, dei farmaci, delle bollette, e tutto quanto scandisce il loro quotidiano.
Un ulteriore elemento di difficoltà è l’alto grado di riservatezza e orgoglio di questa fascia di popolazione che quindi tende a non richiedere supporto e aiuto, né ai Servizi né alla propria rete familiare. Questi due fattori costituiscono un rischio di aumento dell’isolamento sociale.
Infine, l’approccio al sistema dei servizi rispetto alle reali necessità dei beneficiari è diverso a seconda della condizione di autosufficienza dell’anziano. Le persone attive ed autonome negli spostamenti conoscono ed usufruiscono delle diverse attività presenti, proposte sia dal settore pubblico che dal privato sociale, per un invecchiamento attivo.
I maggiori bisogni emersi dall’indagine sono il desiderio di un maggior numero di iniziative culturali e aggreganti, il miglioramento del trasporto pubblico e maggiori agevolazioni economiche.