PADOVA : La Bassa si rimette “in moto”.Quasi tre milioni di euro per parcheggi multifunzionali e piste ciclabili
Dieci milioni di euro per la Bassa Padovana, dei quali circa tre saranno destinati alla realizzazione di opere infrastrutturali come piste ciclabili, parcheggi scambiatori e una passerella ciclopedonale lungo il territorio di undici Comuni: Anguillara Veneta, Bagnoli di Sopra, Battaglia Terme, Due Carrare, Este, Monselice, Montagnana, Pernumia, San Pietro Viminario, Tribano, Vo.
Questa sezione dei finanziamenti ricompresi nel progetto Padova Next Generation elaborato dalla Provincia e finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è destinata alla valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, al cui obiettivo il progetto prevede di giungere attraverso la realizzazione di strutture ricettive ecosostenibili, progetti di promozione e comunicazione, nonché progetti volti a favorire la fruizione delle risorse anche attraverso l’utilizzo di tecnologie ICT e sistemi di mobilità sostenibile condivisa (voci che rientrano nel pacchetto “digitalizzazione” dei Comuni e che hanno portato al potenziamento della connettività, servizi in Cloud, servizi digitali, postazioni e hardware).
Le opere infrastrutturali che riguardano la mobilità a due ruote (piste ciclabili, parcheggi scambiatori e una passerella ciclopedonale) avranno un costo di due milioni e 850 mila euro. La loro progettazione sarà affidata entro questo mese e i lavori dovranno essere completati entro aprile 2027.
«Con questi finanziamenti, la Bassa Padovana si rimette “in moto”: per anni quest’area non è stata valorizzata ma oggi torna al centro di scelte politiche anche della Provincia. Non volevamo che il progetto restasse sulla carta ma che si ponesse in modo concreto a disposizione dei sindaci e a favore del territorio – spiega Eleonora Mosco, consigliere della Provincia di Padova con delega alle IPA (Intese Programmatiche di Area) -. Il territorio Sud della provincia e in particolare quello oggetto di questa sezione del progetto Padova Next Generation, è molto vasto ma risentiva del fatto di essere scollegato dal punto di vista della ciclabilità. Attraverso questa iniziativa, la Provincia trasforma delle criticità in opportunità di sviluppo e crescita collegando ciò che era separato, all’insegna della valorizzazione turistica. Il completamento delle piste ciclabili collegherà infatti una zona che va dall’Adige e arriva fino all’Anello Colli e alla ciclovia del Sale e dello Zucchero.
Inoltre, da un punto di vista metodologico, abbiamo lavorato pensando alla Bassa non soltanto come un insieme di tante piccole eccellenze, bensì considerandola un’unica comunità coesa e questo ha portato a una collaborazione estremamente positiva con tutti i sindaci. Ecco perché le opere infrastrutturali che saranno realizzate (raccordi fra piste ciclabili e parcheggi scambiatori multifunzionali) permetteranno di migliorare in modo incisivo la qualità della vita dell’intero quadrante Sud.
Tutto ciò risponde all’obiettivo di valorizzare concretamente la Bassa, riaccendendo l’attenzione su di essa e ricollegandola ai grandi progetti della Provincia. Il punto di partenza è stato, dunque, trasformarne i punti deboli in opportunità».
«Mi permetto di fare un plauso alla Bassa Padovana che ha saputo in questa occasione, grazie alla proposta fatta dall’Intesa Programmatica d’Area, fare squadra per produrre un progetto che riguarda un’area molto vasta della nostra provincia che si trova da sempre a fare i conti con una economia che certo non gira ai ritmi vorticosi del capoluogo e dell’Alta – aggiunge Massimo Momolo, consigliere della Provincia di Padova con delega alle Piste Ciclabili -. Ma è una zona ricca di potenzialità che, se messe in rete, possono tradursi in ottime occasioni di sviluppo, rispettoso del paesaggio ancora in larga misura rurale, e comunque valorizzare le numerose e singolari emergenze architettoniche presenti. Le città murate di Monselice, Este e Montagnana, le antiche vie d’acqua, gli argini e le imponenti opere idrauliche e della bonifica, un’agricoltura vitale che produce eccellenze (asparagi, frutta, uva, insaccati). I Colli Euganei, scrigno di bio-diversità e sapiente convivenza di attività umane in un ambiente delicato e prezioso. Eccellenze ambientali, culturali, paesaggistiche, eno-gastronomiche che il Parco Regionale istituito nel 1989 ha il compito di tutelare e valorizzare. Tutti questi ambiti possono essere fatti conoscere e valorizzati grazie alla rete di percorsi ciclabili presenti. In provincia vi è una rete di 460 chilometri di ciclabili, 330 dei quali in gestione diretta della Provincia, che comunque in tutti i 460 chilometri, assicura le opere di manutenzione straordinaria».
PISTE CICLABILI
Da Anguillara a Bagnoli; da Bagnoli a Battaglia Terme passando per Tribano, San Pietro Viminario, Monselice, Pernumia, Battaglia Terme. Questi Comuni hanno già delle piste ciclabili precedentemente realizzate, che saranno comprese nel progetto attraverso completamenti di tragitto (soprattutto a livello di raccordi) e valorizzazione della segnaletica. In questo modo, le singole piste ciclabili daranno vita a un percorso utilizzabile a scopo turistico: viene collegato l’Adige con la ciclovia del Sale e dello Zucchero da un lato e fino all’Anello Colli dall’altro.Contestualmente, saranno realizzati interventi di completamento sulla ciclovia del Sale e dello Zucchero e lungo l’Anello delle Città murate, per il quale sarà risolto un problema di sicurezza mediante la passerella sul fiume Frassine nel territorio comunale di Este (ultimo punto).
Saranno ciclabili esclusivamente dedicate alle biciclette, con tipologia di pavimentazione uniformata e con particolare resistenza all’usura e alle intemperie. Questo percorso totale di circa 7 chilometri ha un costo totale di 1,6 milioni di euro (su cui incidono in modo rilevante gli interventi di tombinamento dei fossati). «Questa parte di finanziamento del progetto Padova Next Generation interessa direttamente un’area molto vasta, territorio che era frammentato e che invece grazie ai raccordi, costituirà uno strumento in più per le imprese e quindi per i cittadini – ricorda Mosco -. È stato fondamentale coinvolgere le Amministrazioni fin dall’inizio e raccoglierne la collaborazione, dialogando con i sindaci per individuare i percorsi ciclabili non solo più convenienti, ma anche migliori a livello turistico, modificando i tracciati sulla base delle istanze presentate. L’interesse del territorio ha orientato le scelte politiche e ha dettato i presupposti per un lavoro concertato fra Provincia e Amministrazioni che si è rivelato estremamente proficuo. Il metodo utilizzato, basato sul confronto, la condivisione e l’ascolto, ci ha consentito di declinare le scelte sulla base delle reali esigenze del territorio».
PARCHEGGI SCAMBIATORI
Saranno realizzati cinque parcheggi scambiatori a ridosso delle piste ciclabili che rientrano nel progetto Padova Next Generation, a Montagnana, Monselice, Due Carrare, Vo, Tribano. La loro caratteristica è di essere progettati per offrire servizi multifunzionali alimentati da pannelli fotovoltaici come per esempio colonnine di ricarica, colonnine attrezzate per la manutenzione rapida delle bici, totem/sistemi digitali per il collegamento tramite QRcode ai siti di promozione del territorio esistenti o realizzati grazie al progetto Padova Next Generation.
Per quanto riguarda i servizi alle persone, le aree attrezzate forniranno strutture leggere con ristorazione e degustazione dei prodotti locali, il servizio bar, la doccia e il parcheggio sicuro per le bici. Non solo: poiché il presupposto è che i cicloturisti possano arrivare in auto al parcheggio scambiatore e poi, da lì, spostarsi lungo le ciclovie, la dimensione dei posteggi terrà conto dello spazio di manovra necessario per movimentare le due ruote e caricarle/scaricarle. Il costo totale previsto ammonta a 800 mila euro.
«L’obiettivo finale di tutti gli interventi che riguardano i parcheggi scambiatori multifunzionali – aggiunge il consigliere Mosco – è la valorizzazione turistica dell’area accogliendo e incoraggiando la mobilità sostenibile anche con la collaborazione fra Pubblico e privato, dato che le strutture saranno date in gestione ai privati. Il progetto, dunque, oltre a valorizzare l’area dal punto di vista ambientale e dei servizi, servirà anche come supporto per lo sviluppo di progetti imprenditoriali, con ripercussioni positive a livello socio-economico attraverso iniziative di stampo turistico».
PASSERELLA CICLOPEDONALE A ESTE
Lungo la SR10 Padana Inferiore, sarà realizzata una passerella ciclopedonale sul fiume Frassine, parallela al ponte esistente. In questo modo sarà risolto un problema di sicurezza stradale per l’utenza “debole” della strada.L’intervento risponde a un sollecito da parte della cittadinanza e di una richiesta di Veneto Strade di eliminare l’attraversamento per garantire la sicurezza di ciclisti e pedoni.Quando la passerella sarà completata, il superamento della SR10 potrà avvenire tramite il sottopassaggio esistente, risolvendo in questo modo la criticità. Il costo della passerella ciclopedonale è di 450 mila euro.