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PADOVA : LUNEDI 10 GENNAIO , Sanità territoriale, mobilità sostenibile, istruzione I finanziamenti del PNRR per Padova e il Veneto

Lunedi 10 gennaio al Teatro Verdi dalle 16.00 Mariastella Gelmini, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie , Francesco Giavazzi  Consigliere economico del Presidente del Consiglio , Sergio Giordani Sindaco di Padova,  Daniela Mapelli  Magnifica Rettrice dell’Università di Padova presenteranno ” Sanità territoriale, mobilità sostenibile, istruzione . I finanziamenti del PNRR per Padova e il Veneto”

Investimenti per 877,76 milioni di euro in infrastrutture e mobilità sostenibile, incluso il rinnovo
di parco bus e treni regionali per aumentare l’offerta di trasporto urbano ecologico e digitale e un vasto
programma di rigenerazione urbana attraverso riqualificazione di edilizia residenziale pubblica e
programmi innovativi per aumentare la qualità abitativa. Un importante rafforzamento della medicina
territoriale, con il consolidamento di case e ospedali di comunità e assistenza domiciliare. Una strategia
di digitalizzazione delle città e della pubblica amministrazione, per rendere quest’ultima un alleato nella
vita digitale dei cittadini e delle imprese.

Sono queste gli aspetti principali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sui quali puntano Padova e il
Veneto per realizzare o completare importanti opere in città e in regione che riqualificheranno trasporti
locali, edilizia, sanità e scuole.

Con oltre 220 miliardi di euro di fondi complessivi, suddivisi in 6 missioni, 16 componenti, 3 assi strategici
e 4 priorità trasversali una disponibilità che non ha precedenti dai tempi del piano Marshall il PNRR
rappresenta un’opportunità straordinaria per sostenere riforme e investimenti cruciali in tutto il Paese e,
in particolare, in Veneto.


Il Piano per le infrastrutture e mobilità sostenibili.

Al Veneto spettano poco più di 877 milioni di euro (il 4,1% del totale) di cui ha titolarità il Ministero per le
infrastrutture e la mobilità sostenibili.

Fra questi vi sono i seguenti fondi che sono già stati assegnati:

238,06 milioni per il Trasporto rapido di massa (da PNRR)

2 milioni per gli interventi tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (da PNRR)

4,7 milioni per i raccordi ferroviari (da Piano complementare)

21,9 milioni per il rinnovo dei treni per il trasporto pubblico locale (da PNRR)

4,12 milioni per le cittadelle giudiziarie (da PNRR)

116,81 milioni per gli interventi del Programma innovativo per la qualità dell’abitare (da PNRR)

31,69 milioni per il rinnovo degli autobus extraurbani (da Piano complementare a PNRR)

99,71 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica (da Piano complementare a
PNRR)

23,18 milioni per interventi sulle linee ferroviarie regionali (da Piano complementare a PNRR e da
risorse nazionali)

11,26 milioni per la strategia nazionale delle aree interne (da Piano complementare a PNRR)

93,90 milioni per le Infrastrutture idriche primarie (da PNRR)

230,45 milioni per i porti (da Piano complementare e risorse nazionali).

A Padova in particolare i fondi del Piano e del Fondo complementare verranno utilizzati per progetti quali
il completamento del sistema tramviario cittadino “Smart”, la progettazione della nuova stazione
ferroviaria per l’Alta Velocità e la riqualificazione del quartiere Arcella.

L’arrivo dell’Alta Velocità è garantito dai 25 milioni di euro per la progettazione definitiva del terzo lotto
funzionale della tratta Vicenza Padova. Le risorse, previste dal Fondo complementare al Pnnr, saranno
suddivise secondo una ripartizione biennale: 5 milioni di euro per il 2021 e 20 milioni per il 2022. Il terzo
lotto prevede la realizzazione in superficie di circa 26 chilometri di nuova linea dell’Alta Velocità / Alta
Capacità, oltre al rifacimento di circa 9,8 chilometri di linea storica.

Nell’ottica dell’arrivo dell’Alta Velocità l’architetto Stefano Boeri ha recentemente presentato il
Masterplan relativo alla rigenerazione urbana del quadrante ferroviario centrale di Padova. Sul
superamento della barriera ferroviaria ha avanzato l’ipotesi di un nuovo ponte pedonale che sia anche una
serra bioclimatica completa di servizi all’utenza, ma contemporaneamente anche una connessione di
qualità con il quartiere Arcella e la nuova piazza verde che nascerà di fronte alla stazione dell’Alta Velocità.

L’arrivo di questa grande opera può essere infatti la grande opportunità per ridisegnare il rapporto della
stazione con il centro città e il quartiere Arcella.

Dal governo è arrivato anche il via libera allo stanziamento di ben 335 milioni di euro (di cui 238 dal
Recovery Plan e 97 da altri capitoli di spesa extra Pnrr) per finanziare il completamento di Smart, il Sistema
metropolitano a rete tranviaria. Entro la fine del 2026 la città sarà attraversata da due nuove linee del
tram. Il progetto prevede 55 mezzi in servizio, con 69 fermate lungo oltre 83 chilometri di rete. Otto linee
in totale con il grande raccordo di interscambio in piazzale Stazione e il “baffo” di circa 850 metri, che
porterà fino al nuovo polo sanitario di Padova Est, opera da oltre 600 milioni di euro che verrà finanziata
con fondi regionali. L’asse portante della nuova rete sarà quello da piazza Garibaldi fino a San Lazzaro,
sede del nuovo ospedale, tratto in cui si prevede il passaggio di un tram ogni 3 minuti.
A Padova, un progetto finanziato con 15 milioni di euro, ha l’obiettivo di trasformare completamente la
zona San Carlo all’Arcella grazie alla ristrutturazione dell’ex palazzina Coni di via Aspetti e dell’ex Istituto
Configliachi di via Reni. Per l’ex Coni si prevede di realizzare una mediateca di quasi duemila metri quadri,
un barristorante all’ultimo piano con terrazza e 11 appartamenti di edilizia sociale per un totale di 450
metri quadri. A proposito dell’ex Configliachi l’idea è quella di far diventare l’edificio un ulteriore polo
culturale con biblioteca, caffetteria, aule studio, spazi per il coworking e alloggi per gli universitari fuori
sede. Prevista anche la sistemazione e l’efficientamento energetico di ben 140 case popolari in via Duprè,
in via Moretto da Brescia e in via Santa Cabrini e, infine, il recupero del Giardino dei Ciliegi (sempre in via
Duprè), una nuova pista ciclabile dalla chiesa di San Bellino al Parco Morandi e la demolizionericostruzione
dell’ex centro anziani di via Callegari.


Il Piano per la salute alla portata dei cittadini

Le risorse per la salute a Padova e in Veneto arrivano dalla Missione 6 del Piano Nazionale. Secondo lo
schema di decreto del riparto regionale dei fondi relativi al PNRR e al Piano complementare del Ministero
della Salute, al Veneto spettano quasi 595 milioni di euro per potenziare il sistema sanitario regionale.

Di questi, quasi il 40 per cento andranno al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio grazie
a un forte incremento dell’assistenza domiciliare e al potenziamento o creazione di strutture territoriali
quali le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità.

Le Case della Comunità sono strutture sanitarie dotate di attrezzature tecnologiche, che
garantiscono parità di accesso, prossimità territoriale, efficienza e qualità dell’assistenza alle
persone; all’interno delle Case della Comunità saranno presenti un punto unico di accesso alle
prestazioni sanitarie; servizi sociali e assistenziali, con priorità per le persone anziane e fragili;
servizi dedicati alla tutela della donna e del bambino.

Il Veneto si è dato come obiettivo la creazione di 99 Case della Comunità e 30 Ospedali di Comunità (per
questi ultimi lo standard nazionale stimato è di uno ogni 160.000 abitanti circa). È inoltre prevista la
creazione di 49 Centri Operativi Territoriali (CoT) che coordineranno i servizi domiciliari (che
comprenderanno telemedicina, domotica, digitalizzazione) con gli altri servizi sanitari e gli ospedali. Per
questi, il resto delle risorse, oltre 357 milioni, finanzierà la modernizzazione del parco tecnologico e
digitale.

I Piani operativi regionali e relativi action plan devono essere perfezionati entro il 28 febbraio 2022
mentre l’assegnazione definitiva dei delle risorse è condizionata alla sottoscrizione del Contratto
Istituzionale di Sviluppo da parte del Ministero della Salute e delle regioni entro e non oltre il 31 maggio
2022.
Il Piano per l’istruzione
A inizio dicembre sono stati ripartiti tra le regioni i fondi dei primi bandi PNRR del ministero dell’Istruzione,
5,2 miliardi di euro destinati alla costruzione di asili nido, scuole per l’infanzia, scuole innovative, mense e
palestre. Al Veneto spettano quasi 308 milioni, quasi la metà dei quali (143 milioni) per la costruzione di
nuovi asili nido.

Il resto dei fondi sarà investito in scuole dell’infanzia e scuole innovative (oltre 53,4 milioni ciascuna),
mentre un totale di oltre 30 milioni per interventi per favorire il tempo pieno, intervenendo su mense e
palestre. Oltre 38 milioni andranno infine alla riqualificazione degli edifici.

Qui in dettaglio i fondi assegnati al Veneto dai primi bandi della Missione 4:

53,4 milioni per le scuole innovative

143,4 milioni per costruzione di asili nido

41,9 milioni per scuole infanzia

17,5 milioni per mense scolastiche

13,7 per palestre

38 milioni per messa in sicurezza

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