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PADOVA : Madre si reca ad acquistare droga in zona Universitaria, accompagnata dalla figlia.

In prosecuzione dell’attività di contrasto allo spaccio di strada, i poliziotti della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile hanno tratto in arresto tre pusher. Un primo intervento lo hanno effettuato in pieno centro, lungo Riviera Ponti Romani, allorché un 21enne tunisino irregolare, appena notati, svoltava repentinamente in direzione Via Zabarella, tentando di nascondersi dietro una colonna. Tentativo risultato vano, in quanto è stato prontamente raggiunto e fermato; nella circostanza il giovane lasciava cadere a terra tre involucri contenenti un totale di 19 dosi di cocaina  ed una porzione di panetto di hashish con su impressa l’immagine dell’attore “Al Pacino” e la scritta “Scarface”. La successiva perquisizione personale volta alla ricerca di eventuale, ulteriore sostanza stupefacente, ha dato esito negativo; tuttavia, all’interno del borsello in possesso del giovane è stato rinvenuto un coltello a lama liscia in acciaio della lunghezza di cm. 20 (intrisa di sostanza stupefacente). Anche in ragione di già plurime e recenti condanne, il 21enne è stato tratto in arresto ed all’esito della convalida sottoposto a giudizio per direttissima con conseguente condanna  a 10 mesi di reclusione ed al pagamento di 3000 euro di multa. Al termine del processo è stato avviato alla procedura di espulsione dal t.n. ed accompagnato presso il CPR di Bari.

Ad essere stato sorpreso  a detenere dell’ eroina ai fini di spaccio è stato anche  un tunisino irregolare, di 31anni, anche lui con precedenti specifici. Gli agenti hanno deciso di sottoporre a controllo anche  due donne (madre – di 45 anni con diversi precedenti penali e pregiudizi di polizia in materia di stupefacenti – e figlia, quest’ultima di 24anni), sopraggiunte proprio in quel medesimo frangente a bordo di autovettura ed a cui lo straniero aveva indirizzato uno sguardo d’intesa; la seconda di loro (la figlia) ammetteva successivamente, esortando la madre a fare lo stesso, che si erano lì portate perché quest’ultima avrebbe dovuto acquistare dell’eroina (come appurato poi dal contenuto di alcuni sms che erano stati in precedenza scambiati tra la stessa donna ed il pusher). La finalità di spaccio della sostanza detenuta è stata ulteriormente appurata durante la stesura degli atti, allorché sul telefono del tunisino, per ciò tratto in arresto, giungevano messaggi dal contenuto eloquente. Già nel mese di gennaio quest’ultimo era stato deferito dagli stessi poliziotti, poiché trovato in possesso di hashish e cocaina e della somma di circa 10.00 euro in contanti, che gli veniva sequestrata.

Gli  stessi poliziotti hanno dato esecuzione ad un decreto emesso il 20 febbraio u.s. dalla Procura della Repubblica di Padova – Ufficio esecuzioni Penali – contenente l’ordine di esecuzione per la carcerazione ad anni 1 e giorni 18 di reclusione nei confronti di un pregiudicato 46enne tunisino (per reati inerenti gli stupefacenti, il patrimonio e la p.a.), dimorante in Via Poleni, ma anche lui irregolare sul territorio nazionale. Costui è stato associato presso la casa di reclusione di Padova.

Infine è stato denunciato un pusher 17enne (di dichiarate origini tunisine), anche lui con precedenti di polizia specifici. Apprestato un servizio di osservazione in via Rubatelli, nei pressi del parcheggio del supermercato “IN’S” (luogo rispetto al quale erano giunte alcune segnalazioni di sospetto spaccio), i poliziotti hanno notato il minore avvicinarsi ad un’autista di un autocarro sopraggiunto poco prima, cui consegnava un involucro in nylon in cambio di una banconota. Fermati entrambi i soggetti, gli agenti hanno potuto accertare che oggetto dello scambio era una dose di cocaina, ceduta in cambio di 50 Euro. Il minore, peraltro già denunciato nei mesi scorsi per analoghi episodi, è stato nuovamente denunciato (non essendo prevista possibilità di arresto) e di seguito affidato ai servizi sociali. Per l’autista del mezzo pesante (peraltro cliente abituale del minore), è seguita la segnalazione alla Prefettura con contestuale ritiro immediato della patente di guida.

 

 

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