PADOVA : Palazzo del Monte di Pietà , dal 19 maggio al 21 luglio 2024, ospiterà la mostra “Daniele Calabi a Padova. L’architetto e la città nel secondo dopoguerra”
Palazzo del Monte di Pietà a Padova, dal 19 maggio al 21 luglio 2024, ospiterà la mostra “Daniele Calabi a Padova. L’architetto e la città nel secondo dopoguerra” a cura di Elena Svalduz e Stefano Zaggia.
La mostra, organizzata dalla Fondazione Barbara Cappochin nella ricorrenza dei vent’anni della Biennale Internazionale di Architettura con l’Università degli Studi di Padova, nello specifico con i dipartimenti dei Beni culturali (Dbc) e di Ingegneria civile edile e ambientale (Icea), è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Cariparo.In occasione dei sessant’anni dalla morte dell’architetto Daniele Calabi, ebreo in fuga dalle leggi razziali, viene proposta al pubblico con ingresso libero, una mostra che, a partire dalla centralità della figura dell’ingegnere-architetto, indaga il contesto architettonico e urbano della città nel secondo dopoguerra.
“Come è nostra consuetudine – spiega Giuseppe Cappochin, Presidente della Fondazione di architettura dedicata alla memoria della figlia Barbara – alla mostra faranno da raccordo una serie di iniziative sparse nella città. A partire dai Tavoli in pietra che troveremo sul Liston di Padova, a cui se ne affiancheranno altri, tra Municipio e Palazzo del Bo, costruiti ad hoc per la mostra di Daniele Calabi”.Tavoli anche immaginabili come alcuni lacerti di muro in grado di incarnare le tessiture “calabiane”: così il gruppo di progettazione, coordinato da Edoardo Narne del Dipartimento Icea, ha elaborato frammenti di sei emblematiche opere padovane capaci, nel Dopoguerra, di produrre un effettivo scarto nella produzione architettonica del territorio.
E poi, nella volontà di disseminare la mostra stessa nelle vicinanze di alcune sue opere emblematiche, è stata ricercata un’idea espositiva che prevedesse il racconto di più storie all’interno della Corte Ca’ Lando di Padova attraverso altri dispositivi allestitivi.