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PADOVA : Questa mattina anche a Padova la commemorazione per le vittime del terrorismo legate all’11 settembre di 22 anni fa.

Sono passati 22 anni da quella tragica mattina dell’ 11 settembre, che rimarrà indelebile nella storia degli Stati Uniti e del mondo intero.   Furono quattro, quel giorno, gli attacchi sucidi dei terroristi di Al Quaida contro obiettivi civili e militari, ma i due di New York alle Torri Gemelle e al World Trade Center sono stati senza dubbi i più drammatici e devastanti attentati avvenuti nell’età contemporanea.  I due aerei che furono fatti schiantare contro i grattacieli simbolo degli Stati Uniti provocarono il loro crollo e causarono la morte di circa 3000 persone e il ferimento di oltre 6.000.  Tra loro moltissimi soccorritori ed in particolare  Vigili del Fuoco che per questo sono tra i protagonisti di questa cerimonia.   Dalle macerie del crollo provocato dall’impatto dei due aerei e dal successivo incendio furono estratte vive solo 23 persone, 15 delle quali erano soccorritori.

Questa mattina anche a Padova la commemorazione per le vittime del terrorismo legate a quel giorno dell’11 settembre e queste le parole  , in sintesi , del Sindaco Giordani . “ Il passare degli anni non attenua il dolore per le vittime di questo atroce atto di violenza e la solidarietà con gli Stati Uniti colpiti alle spalle con una azione che ricorda per la sua vigliaccheria quella di Pearl Habor la mattina del 7 dicembre 1941.   E come in quell’occasione la reazione degli Stati  Uniti è stata immediata e decisa.   “ Oggi, aggiunge il Sindaco Sergio Giordani ,  la minaccia terroristica di Al Quaeda è ridimensionata ma non del tutto cancellata e il terrorismo internazionale continua ad essere  una minaccia da non sottovalutare.  Sono cambiate le modalità, ma l’idea di fondo di colpire l’Occidente visto come simbolo del male e responsabile delle disuguaglianze del mondo  e trova ancora fanatici disposti a metterla in atto.  Ora  la nostra attenzione è focalizzata sulla guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, della quale purtroppo non si vede una fine imminente e sono alte le  tensioni internazionali che mettono in discussione  equilibri consolidati da decenni , ripercuotendosi poi in diverse aree del pianeta, come ad esempio in Africa.

Situazioni di instabilità e incertezza che non possiamo trascurare perché possono essere il terreno di coltura di nuovi fanatismi e creare territori dove gruppi terroristici possono ripararsi e organizzarsi agevolmente.

Presenti tutte le Autorità civili e militari e il  Console Generale degli Stati Uniti d’America presso il Consolato Generale di Milano ROBERT  NEEDHAM .

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