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PADOVA : QUESTURA , ESITO DEI CONTROLLI DEL WEEKEND DI FERRAGOSTO IN CITTA’ .

Una Volante è intervenuta in Prato della Valle su chiamata al 113 di un 32enne della provincia di
Padova che, in attesa che la propria auto elettrica si ricaricasse negli stalli di via Carducci, aveva
notato un cittadino straniero che tentava di aprire tutte le auto lì in sosta.

Grazie alla descrizione del malvivente fornita all’operatore radio, gli agenti sono riusciti a
rintracciarlo in Prato della Valle in sella ad una bicicletta.
Fermato e sottoposto a controllo, l’uomo, un 43enne tunisino, è risultato gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.
Effettuati gli accertamenti sul mezzo in suo possesso, i poliziotti hanno appurato che era stato dallo
stesso rubato poco prima da una rastrelliera , a cui era assicurato con blocca ruota,
identificandone subito il proprietario grazie alla punzonatura sul telaio riportante il codice fiscale.

Gli agenti della Volante, nell’ambito di un controllo di iniziativa sul territorio, hanno rintracciato nei
pressi di un hotel in zona Arcella, un uomo destinatario di provvedimento restrittivo.

Si tratta di un 49enne rumeno che è stato accompagnato in Questura per la compiuta identificazione
e, informato della revoca del decreto con cui era stato sospeso l’Ordine di carcerazione da cui era
gravato, è stato arrestato e tradotto in carcere per espiare la restante pena di 3 mesi e 28 giorni per
furto aggravato in concorso commesso a Roma nel 2016.

Altro Ordine di Carcerazione è stato eseguito a carico di un moldavo di 37 anni ricercato da 8 anni.
Gli uomini in divisa della Polizia di Padova, transitando in via Lisbona, hanno notato quattro persone
sospette a bordo di un’auotvettura in un parcheggio.
Procedendo al controllo e all’identificazione degli occupanti, hanno appurato che il 37enne era gravato da un Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Padova per furto aggravato in concorso commesso nel 2013 a Padova, con pena restante da espiare pari a 1 anno, 2 mesi e 20 giorni. Tratto in arresto, è stato tradotto anch’egli in carcere.

Arrestato in Stazione un 42enne brasiliano con un etto di hashish.
L’uomo è stato osservato dagli agenti in borghese della Squadra Mobile in via Goito scendere da
un’auto condotta da un nigeriano ed incontrarsi con fare sospetto con altro soggetto di presumibile
nazionalità straniera (rimasto ignoto), per poi risalire nuovamente a bordo della medesima auto.
Sottoposti a controllo, sia il mezzo che entrambi i soggetti a bordo, addosso al brasiliano è stato rinvenuto un panetto di hashish (circa un etto), che lo stesso dichiarava subito di aver acquistato poco prima dallo straniero col quale era stato notato incontrarsi.

Affermava invece non c’entrasse nulla il conducente dell’auto, che dichiarava conoscere soltanto di
vista: a lui aveva semplicemente chiesto un passaggio per non utilizzare mezzi propri, sperando di
non incorrere in controlli delle FF.OO..

All’esito delle verifiche e degli accertamenti di rito, l’uomo è stato tratto in arresto per detenzione ai
fini di spaccio (è risultato domiciliare presso un ostello ove dimorano diversi studenti universitari, ai
quali si è ritenuto fosse in realtà destinata la sostanza stupefacente); trattenuto nelle camere di
sicurezza della Questura è stato successivamente condotto dinanzi al giudice per essere sottoposto a
giudizio.

Un 20enne ed un 31enne tunisini, entrambi con precedenti per stupefacenti, sono stati bloccati in zona
Stazione.
Uno dei due, già noto agli investigatori, è stato notato in Via Nino Bixio porgere un involucro al suo connazionale. Nel procedere al controllo, il medesimo riusciva ad allontanarsi e a far perdere le proprie tracce (ma, riconosciuto dai poliziotti, è stato comunque segnalato alla Procura).
Il secondo soggetto, colui cioè che aveva ricevuto l’involucro, di cui aveva tentato nel frattempo di
disfarsi gettandolo a terra, è stato denunciato oltre che per il possesso di quanto si sarebbe rivelato
essere effettivamente dell’ hashish (circa 12 gr.) anche per aver declinato false generalità.

Messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, è stato espulso ed accompagnamento presso il CPR
di Gradisca d’Isonzo (Go).
Ad essere interrotta è stata anche l’attività di altri pusher, alcuni dei quali minori stranieri, già affidati presso comunità per minori di Padova.

In Piazzale San Giovanni gli agenti della Squadra Mobile hanno notato e pedinato per un tratto un
nordafricano che in sella ad una bicicletta si dirigeva verso via Orsini voltandosi continuamente come
per sincerarsi di non essere seguito.
Veniva quindi osservato accedere nei giardini e dirigersi verso un albero, in prossimità del quale si chinava celandovi qualcosa alla base, sotto ad un mattone.
Bloccato in quel momento e verificato quanto da lui occultato sotto il mattone, i poliziotti hanno
rinvenuto e sequestrato 8 dosi di cocaina e del denaro presumibile provento dell’attività di spaccio.
Dichiaratosi di nazionalità tunisina di 15 anni di età, lo stesso è stato segnalato alla Procura per i
Minori di Venezia e collocato in comunità.

Già affidato ad una comunità per minori di Padova, ma nonostante ciò non intenzionato a mutare
comportamento, è un tunisino 16enne scoperto a spacciare in zona Chiesanuova, zona da dove erano
giunte, nei giorni precedenti, alcune segnalazioni relative proprio ad attività di spaccio poste in essere
da alcuni giovanissimi.
Nel corso del servizio di osservazione appositamente organizzato, i poliziotti in borghese hanno potuto accertare che diverse autovetture giungevano e sostavano in un parcheggio nei pressi della parrocchia di Santa Maria Assunta, ove poco dopo venivano raggiunte da un soggetto nordafricano
che si spostava a bordo di un monopattino elettrico.

All’atto dell’ennesimo scambio, il giovane straniero prelevava  dalla tasca dei pantaloni un
involucro per cederlo ad uno dei soggetti appositamente giunti in quel luogo (che gli consegnava in
cambio alcune banconote);  gli agenti della Squadra Mobile sono intervenuti bloccando entrambi.
L’uomo, un italiano 48enne della provincia di Verona consegnava la dose di cocaina appena
acquistata.
Lo straniero, che aveva nel frattempo recuperato il suo monopattino dirigendosi a velocità in direzione Sarmeola di Rubano e veniva fermato in via Cesalpino.
Gli  veniva rinvenuta soltanto la somma di 45 euro ricevuta come prezzo della sostanza.

Gli accertamenti hanno consentito di appurare come lo stesso fosse già stato affidato ad una comunità
per minori di Padova.
Deferito anche lui alla Procura per i minori, ne è stato disposto il riaffido alla medesima comunità.

Sempre in via Chiesanuova i poliziotti hanno fermato un tunisino di 22 anni sorpreso anche lui a
cedere una dose di cocaina. 
Pressoché con le medesime modalità, il predetto veniva notato raggiungere la stessa area di parcheggio e lì incontrarsi con persone appositamente sopraggiunte sul posto.
A bordo di una bicicletta lo si è osservato avvicinarsi al conducente di un’auto (notato prima del suo
arrivo effettuare un prelievo di contanti presso un vicino bancomat) e consegnargli un involucro.
Effettuato lo scambio, recuperava la propria bicicletta per allontanarsi velocemente.

Bloccato dagli agenti della Squadra Mobile gli sono stati rinvenuti addosso, oltre alla somma di
denaro ricevuta dall’acquirente, anche ulteriori 325 euro.

Quest’ultimo, un 40 enne originario di Este consegnava nel frattempo agli agenti il mezzo grammo
di cocaina acquistata.
Per lui è scattata la prevista sanzione amministrativa ed il ritiro immediato della patente di guida.

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