PADOVA : ROBERTA SARTORI ( VIMM – UNIVERSITA’ DI PADOVA) PREMIATA CON IL “FONDAZIONE UMBERTO VERONESI AWARD”
La ricercatrice è stata premiata all’Università Statale di Milano in occasione dell’annuale cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica di Fondazione Veronesi
Roberta Sartori dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) e del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Padova Roberta Sartori è stata premiata con il “Fondazione Umberto Veronesi Award”, il riconoscimento istituito nel 2018 da Fondazione Veronesi per valorizzare il talento, la professionalità e la passione dei ricercatori finanziati nel corso degli anni. Il riconoscimento – del valore di 5mila Euro, assegnato anche ad altre due ricercatrici – è stato consegnato presso l’Università Statale di Milano, luogo dove si è svolta l’annuale cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica di Fondazione Veronesi.
Roberta Sartori, sostenuta da Fondazione Veronesi nel 2018 e nel 2020 è stata premiata per la ricerca e per l’articolo “NAD+ repletion with niacin counteracts cancer cachexia”, pubblicato su Nature Communications lo scorso 3 aprile 2023.Lo studio mira a dimostrare come la somministrazione di vitamina B3 (niacina) possa stimolare il metabolismo dei mitocondri nel muscolo e nel fegato. In questo modo, si apre la possibilità di “correggere” le anomalie metaboliche prodotte dalla crescita di un tumore e dalla chemioterapia – una condizione nota come cachessia neoplastica.
“Sono davvero grata a Fondazione Veronesi e al suo Comitato Scientifico per questo significativo riconoscimento e per avere sostenuto la mia ricerca”. Ha commentato la ricercatrice Roberta Sartori. “Questo articolo è il frutto di un importante lavoro di squadra. Desidero pertanto ringraziare tutti gli altri autori principali della pubblicazione: il Prof. Fabio Penna (Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino), la Prof.ssa Eija Pirinen (University of Helsinki), Marc Beltrà (Institute for Research in Biomedicine, Barcelona) e Noora Pöllänen (University of Helsinki). Ringrazio inoltre tutta l’U.O.C. Chirurgia Generale 1 Azienda Ospedale – Università di Padova e il team di ricercatori del Dipartimento di Scienze Chirurgiche Oncologiche e Gastroenterologiche, Università di Padova che hanno collaborato a questo studio”