PADOVA : Veneto Strade, la Provincia di Padova resta nella compagine societaria con il 7,14%
L’Ente Provincia di Padova conserva la propria rappresentanza nella compagine societaria di Veneto Strade: il parlamentino provinciale si è espresso in questo modo nel corso dell’ultima riunione. A illustrare la proposta al Consiglio è stato il vicepresidente Vicario Daniele Canella, al quale è in capo anche la delega alle Società Partecipate, che commenta: «Per motivi strategici e operativi, la Provincia di Padova ha votato a favore del mantenimento delle quote in Veneto Strade per una percentuale del 7,14%, con un capitale che la Provincia deteneva prima di votarne la dismissione nel 2019, ma che non era mai stato liquidato in questi quattro anni. I due Enti sono fortemente connessi ed è importante che il Consiglio provinciale abbia votato il cambio di indirizzo».La proposta approvata dal Consiglio di fine novembre è stata una novità rispetto a quanto deciso in precedenza: nel 2019, infatti, la Provincia aveva deliberato la dismissione delle quote di partecipazione in Veneto Strade, in quanto «In quel momento non erano state più ritenute strategiche alla funzionalità istituzionale dell’ente», ricorda il vicepresidente.
LA STORIA – A riassumere gli avvenimenti è Canella: «Nel 2019 c’era uno scenario completamente diverso da quello attuale – la sua premessa – e in quel momento storico anche la Regione del Veneto propendeva per la dismissione della maggioranza delle quote. Questo non è avvenuto, anzi la Regione ha ricapitalizzato negli anni scorsi la società, assumendone di fatto il controllo come socio di maggioranza, superando anche il 70 per cento delle quote».
IL COMMENTO – «È stato positivo che il Consiglio provinciale abbia votato a favore della permanenza della Provincia di Padova nella compagine societaria di Veneto Strade, viste anche le recenti vicissitudini che ci hanno visto collaborare in maniera importante fra enti – osserva Canella -. Siamo rimasti – e il Consiglio ne ha accolto le motivazioni – per alcune importanti ragioni: anzitutto in vista del cambio di ruolo strategico delle Province, che negli ultimi anni sono tornate a essere un interlocutore privilegiato. Come Provincia centrale del Veneto e città centrale del Veneto, riteniamo importante aver mantenuto questa partecipazione per un motivo strategico e politico, anche di controllo e di garanzia per il nostro territorio e per le attività ad esso rivolte della nostra Provincia, che è attraversato da diverse strade regionali, che a loro volta si completano con la rete delle strade provinciali che definiscono un disegno ed un “frame” infrastrutturale molto importante dove riteniamo fondamentale che la Provincia mantenga un ruolo anche in chiave di indirizzo delle linee strategiche della società, per lo sviluppo coordinato e sinergico degli interventi nelle rispettive competenze.
In ambito operativo, osserviamo che negli ultimi anni la Provincia di Padova e Veneto Strade hanno sviluppato importanti e fattive collaborazioni (per esempio nell’Alta Padovana, per il rifacimento del Ponte di Curtarolo lungo la SP 47 e un successivo accordo, siglato un anno fa, di valutazione dei flussi veicolari e studio delle possibili soluzioni per la strada Valsugana)».
Canella ha infine fatto riferimento anche all’aspetto economico: «Quando è stata deliberata nel 2019 la dismissione delle quote, queste avevano un valore di circa 510 mila euro. Oggi tale conferimento ha incrementato il suo reale valore, risalito rispetto a una flessione avvenuta negli anni scorsi, attualmente attestandosi a circa 540 mila euro».
IL FUTURO –La partecipazione attiva nella gestione della Società potrà agevolare altre forme di collaborazione operativa con la Provincia per esigenze d’intervento sul territorio e sulla rete stradale di rispettiva competenza, sia in ambito ordinario che nelle emergenze. La permanenza all’interno della quota societaria di Veneto Strade «Darà quindi il via ad alcuni accordi – l’annuncio del vicepresidente vicario – anche per dare alla società affidamenti “in house”, degli incarichi specifici mediante accordi che saranno stilati secondo le esigenze».