Il World Cleanup Day è la più grande azione civica di un giorno al mondo che coinvolge più di 191 paesi per affrontare la crisi globale dei rifiuti. Non riguarda solo azioni di clean up, è un movimento forte e unico che condivide con più di 60 milioni di volontari il sogno di un mondo senza rifiuti. La Giornata mondiale della pulizia sfrutta il potere delle persone di tutto il mondo per ottenere cose incredibili unendosi insieme. La sua bellezza sta nella cooperazione e collaborazione: costruire ponti tra comunità disparate e includere tutti i livelli della società, dai cittadini alle imprese, al governo.
In occasione della giornata di quest’anno i cittadini volontari de La Via della Felicità si sono uniti per organizzare un intervento di raccolta rifiuti. Infatti, partendo da Via Pontevigodarzere e dirigendosi verso il quartiere SAIMP e FORNACE MORANDI, i volontari hanno raccolto disparate varietà di oggetti abbandonati: moltissima plastica, cartacce, mozziconi, lattine, bottiglie di vetro, una batteria per auto, un copertone d’auto e un copertone di un camion per un totale di 15 sacchi di immondizia.
Tutti questi rifiuti vengono a volte nascosti nelle aiuole, per cui possono sembrano non visibili ma nel momento in cui i volontari agiscono, si possono trovare ogni genere di oggetto. Questo tipo di iniziativa, oltre a restituire decoro aiuta anche a migliorare le condizioni del pianeta, in quanto sappiamo bene che, l’inquinamento dato dai rifiuti abbandonati è il più dannoso per la nostra Terra.
I volontari de La Via della Felicità nascono prendendo spunto dall’omonima guida al buon senso scritta dall’umanitario L. Ron Hubbard che al capitolo dodici suggeriva: “Ci sono molte cose che le persone possono fare per aiutare a prendersi cura del pianeta. Si inizia con l’impegno personale. Si prosegue suggerendo agli altri di fare altrettanto. L’Uomo ha raggiunto la capacità potenziale di distruggere il pianeta. Ora deve essere portato al punto di essere in grado di salvarlo e di agire per farlo. Dopotutto è il posto in cui viviamo.”