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PONTE SAN NICOLO’ (PD ) : FESTIVAL CORTI A PONTE 2021 14° festival internazionale di cortometraggi dai 3 ai 99 anni.

Annunciati i Vincitori della XIV Edizione di Corti a Ponte. Nel Concorso internazionale incetta di premi per “The Shoes of a Little Girl” (Nepal, 2019) di Kedar Shrestha, Miglior Cortometraggio di finzione, Premio “Festival della Lentezza” e Premio “Club per l’UNESCO di Padova”. Ex equo nella categoria “Miglior Animazione” con “Jean” (Francia 2020) di Marion Auvin e “Inanimate” (Regno Unito 2018) di Lucia Bulgheroni. Miglior Film a “Tema Tecnologia” a “A Tiny Tale” (Francia 2020). Il pubblico premia “Migrants” (Francia 2020) di Hugo Caby, Antoine Dupriez, Aubin Kubiak, Lucas Lermytte, Zoé Devise.

Con l’annuncio dei vincitori, è giunta a conclusione la XIV edizione di “Corti a Ponte”, festival internazionale di cortometraggi organizzato dalla omonima associazione di Ponte San Nicolò (PD), che quest’anno, per garantire la sicurezza del pubblico, si è svolta interamente online sfruttando le potenzialità offerte dal mondo digitale. Un uso della tecnologia quest’anno coerente con il tema del Festival che ha voluto proprio esplorarne la definizione, indagando quell’ingranaggio che vede da un lato il cervello, il pensiero umano, e dall’altro gli strumenti prodotti da esso, che, a loro volta, generano nuovi pensieri, dando vita a nuovi oggetti e nuovi strumenti. Un ciclo potenzialmente infinito che, a partire dalla coppia primitiva “cervello/selce” ha dato origine a tutto il resto.

«Ogni anno il programma ufficiale dei corti ha una sua personalità. – racconta Raffaella Traniello, Presidente dell’Associazione Corti a Ponte APS e Direttore Artistico di “Corti a ponte” – Il 2021 è stato il trionfo dei corti di formazione, spesso con bambini o adolescenti protagonisti, originali, provocatori, poetici, intelligenti, ammalianti. Un anno ricco di diversità culturale anche per quel che riguarda i corti fatti da bambini, ragazzi e giovani adulti provenienti da angoli di mondo poco conosciuti.  Davvero in questa edizione on-line la tecnologia ci ha permesso di viaggiare rimanendo sul divano!». Le giurie del festival sono state dunque chiamate a premiare quelle opere che meglio sono riuscite a darne un’interpretazione cinematografica attraverso il cortometraggio.

Il Concorso Ufficiale ha visto fare incetta di premi “The Shoes of a Little Girl” (Nepal, 2019) di Kedar Shrestha, ha vinto inoltre il Premio Festival della Lentezza per la descrizione dei «tempi dell’educazione, insieme all’atmosfera tranquilla di un paesaggio nepalese» e il Premio Club per l’UNESCO di Padova in quanto «rappresenta la cultura nepalese in modo semplice e poetico. Questa fiaba moderna è una delicata rappresentazione del processo di apprendimento senza fine dell’essere umano e può essere interpretata come una metafora del rispetto della diversità culturale, in quanto suggerisce che occorre imparare dalle differenze piuttosto che dall’accettazione passiva del fatto che la diversità semplicemente esiste».

Miglior Film a tema “Ponte” è risultato “Wintry spring” (Egitto 2015) di Mohamed Kamel che «insegue un gesto capace di illuminare, sia anche per un momento, un tessuto di affetti dissimulato in esistenze inquiete e sofferenti.  Nell’inseguire il suo lento affiorare, traccia con linee precise le fragilità dei due personaggi smarriti nelle diverse stagioni della vita». Il Premio per il Miglior Film a “Tema Tecnologia” è stato assegnato a “A Tiny Tale” (Francia 2020) di Sylvain Cuvillier, Chloé Bourdic, Théophile Coursimault, Noémie Halberstam, Maÿlis Mosny, Zijing Ye in quanto «restituisce alla tecnologia la giocosità stupefacente di un fare capace di dare forma e ricomporre mondi che corrispondono ai nostri desideri. Il racconto è complesso ma ben gestito: lo schermo come una tavolozza su cui creare sincronicità o voragini temporali, azioni che immediatamente si concatenano o ampie ellissi».

Ex equo nella categoria Miglior Animazione. Parimerito arrivano “Jean” (Francia 2020) di Marion Auvin in quanto «nella fluidità del tratto che si riversa nella pienezza della forma, Jean dà corpo a un personaggio appassionato nella dolcezza pacificata con cui si relaziona al mondo. Nell’inseguire il momentaneo spaesamento del protagonista, che prende vita in un paesaggio di comprimari disegnati con tratti precisi, il film conduce ad un finale che rende omaggio alla forza sorprendente della narrazione, capace di liberare la realtà dalle sue gabbie». E “Inanimate” (Regno Unito 2018) di Lucia Bulgheroni, che «in un gioco di specchi, attraverso l’intensità dei suoi personaggi meccanici, ci invita alla riflessione sull’essenza stessa dell’umanità sempre più esposta alle derive del meccanismo inerziale, della convulsione, della manipolazione. Come in un viaggio di formazione, dopo aver affrontato le spettralità del presente, possiamo guardare con fiducia al volo di ali di carta». È “The boy and the egg” (Brasile 2020) di Juliana Capilé a vincere quest’anno il Premio Miglior Film per bambini con la seguente motivazione: «Leggerezza, ironia e straniamento per un inno non retorico alla scoperta del mondo e alla solidarietà. In una orchestrazione che tiene insieme con mano sicura la varietà di registri audiovisivi, ora lenti ora esuberanti, The boy and the egg restituisce una polifonia gioiosa e grave allo stesso tempo, saldandola nell’auspicio di una ricomposizione». Miglior Film per Ragazzi è invece “The Girls Are always right” (Malesia 2019) di Gwai Lou, perché «crea un cristallo sospeso tra la durezza di contesti e vissuti, ritratti senza sconti o compiacimenti, e la bellezza della giovinezza che vi si affaccia, senza tuttavia esserne ancora corrotta. Tra i turbamenti e l’intimità dell’amicizia, sponda all’aggressione di un futuro imminente, il film omaggia una fase non semplice della vita che l’interpretazione delle due giovani donne restituisce con forza».

Il Premio del pubblico è andato invece a “Migrants” (Francia 2020) di Hugo Caby, Antoine Dupriez, Aubin Kubiak, Lucas Lermytte, Zoé Devise . Sono stati inoltre conferiti il Premio per la miglior interpretazione a Brixhilda Shqualsi nel cortometraggio “Oltre il fiume” (Italia 2020) di Luca Zambolin. Il Premio per la miglior sceneggiatura a “Discipline” (Svizzera 2014) di Christophe M. Saber e il Premio per la miglior fotografia a “The swings” (Russia 2020) di Anastasia Ostapenko.

La “sezione BY 3.25” di Corti a Ponte era interamente dedicata a opere cinematografiche realizzate da bambini, ragazzi e giovani di tutto il mondo dai 3 ai 25 anni di età. La Giuria CIAS (Coordinamento Italiano Audiovisivo a Scuola) ha premiato nella Categoria delle opere 3-7 anni “The Little Christmas Tree” di Camera-etc «per la spontanea verità dei più piccoli, riconosciuta e valorizzata dagli adulti che hanno guidato il progetto. Ne risulta un’animazione semplice, efficace e congruente con l’età e le esperienze della prima infanzia». Nella Categoria 8.10,

“Violence NO more” (Portogallo, 2020) di Anilupa «per aver affrontato con originalità un tema complesso, a rischio di stereotipi e luoghi comuni». Nella Categoria 11.13 viene premiato “Lost Childhood” (Turchia 2020) di Ömer Güzel «per il modo toccante con cui si racconta la distruzione della città curda di Nusaybin, vista con gli occhi dei ragazzi, che sono protagonisti fin dall’incipit». Menzione speciale, infine, per “Vibrant” (India, 2020) di Toon Club «per la freschezza dell’animazione e della scelta espressiva, che trova nella semplicità la sua cifra poetica». La Giuria UNICEF – Comitato provinciale di Padova era chiamata a consegnare un attestato di merito all’opera che meglio ha espresso la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Nella Categoria 3.7 è stato assegnato a “Good friends” (Francia 2020) di Karine Miralles. A “Interlaced stories” (Portogallo 2019) di Anilupa quello nella Categoria 8-10. “Lost Childhood” (Turchia 2020) di Ömer Güzel, già premiato dalla Giuria CIAS, vince nella Categoria 11.13. “Kāhuli” (Hawaii 2020) (Kāhuli) di Phoenix Maimiti Valentine riceve l’attestato di merito nella Categoria 14.18. Premiato anche “Growth of the human being by way of” (Russia 2020) di Studio DA.

La Giuria Senior (anni 3-7) tributa il proprio primo premio a “Friendship” (Russia 2020) di Gidion Anastasia Alexandrovna.  Il podio della Giuria Senior (8-10 anni) vede al primo posto “Better than this” (Russia 2019) di Studio DA, al secondo “One small change” (Irlanda 2020) di Whole School with Elaine Lucey, e al terzo “Mega Mega MegaParty” (Belgio 2020) di Camera-etc. Menzione speciale a “Interlaced stories” (Portogallo 2019) di Anilupa, “Fly little bird” (Brasile 2018) di Otto Cortes e “The blacksmith Kuday Bakhsy” (Russia 2020) di Studio DA.

La Giuria Senior (anni 11-13 anni) tributa il Proprio premio a “Lost Childhood” (Turchia 2020) di Ömer Güzel e menziona “Tank fish” (India 2020) di Vaigaraiyazhan e “Egyptian fairy tale” (Russia 2019) di Anastasia Gidion.

Il Premio della Giuria Senior (anni 14-18 anni) nella Categoria Animazione va a “Sophie and Jacob” (Canada 2020) di Max Shoham. Nella categoria Fiction premia invece “Buffering” (india 2020) di Thamanna Sol. Per come ha affrontato la tematica della pandemia di Covid è premiato “Be right back” (Polonia 2020) di Szymon Pawletko.

Nella Categoria Fiction della Giuria Senior 18.25 vince “Fish broth” (Kazakistan 2019) di Әлішер Жәдегров. Menzione speciale a “Spiral Bound” (Zambia 2020) di Jones Nasilele. La Categoria Animazione vede invece al primo posto “Quoi qu’il arrive” (Francia 2020) di Mathilde Cotillon e menzione speciale per “Gazop” (Italia 2020) di Chiara Pagliarin, Francesca Zanoncelli, Sara Oneda, Giovanna Gentilomo e Thea Ambrosini.

 La Giuria Junior 3.7 quest’anno si sdoppia. I giurati di 7 anni votano per “Horror Oink-Oink” (Russia 2019) di Anastasia Gidion, mentre quelli di 5 anni premiano “Sai la storia degli elefanti”

La Giuria Junior 11.13 attribuisce il primo premio a “Teddy Kill” (Russia 2020) di Kir Likdov. Secondo posto per “Paura e delirio agli esami di terza media” (Italia 2016) di Ivan Adami e Marco Rota.

La Giuria Junior 14.18, infine, assegna il “Premio Truttero” a “Sophie and Jacob” (Canada 2020) di Max Shoham e una menzione speciale a Music for the end of the world (Regno Unito 2020) di Emmanuel Li.

Il premio del “Concorso 48 ore” assegnato da Corti a Ponte APS è stato vinto da “Bonjour” della troupe Short Bridge per aver «portato sullo schermo tutti gli elementi principali del cinema, curando la storia e la recitazione dei personaggi, ha proposto un genere, il tutto realizzato in sole 48ore». La giuria popolare ha premiato “Indecisione” della troupe Under48, che si aggiudica anche la menzione speciale per il Miglior Attore non protagonista. La Giuria ha inoltre voluto assegnare ulteriori menzioni speciali: Miglior elemento chiave inglese a La Sfida tra i Fornelli (troupe La banda Gastrika); Miglior personaggio cuoco a “Mordi e Fuggi” della troupe I Gobbi; Miglior utilizzo della frase a “La Strana Storia del Cuoco …”  (troupe Profits Limited); Miglior Ripresa del Monumento a “RedRum In Ponte” (troupe Periodic); Miglior effetto speciale a “Fuggite, schiocchi!” (troupe CACTUS MOVIE); Miglior Inquadratura Alternativa a “I Ragazzi del Selfie” (troupe I Ragazzi del Selfie) e Miglior narratore di Frasi fatte a “Pane, Amore e … Pandemia” (troupe Roberto).

“Corti a Ponte” è ideato da Corti a Ponte APS e gode del patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Padova, del Comune di Padova, del Comune di Ponte San Nicolò e del Comune di Legnaro.

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