RIMINI: SCOPERTE 18 IMBARCAZIONI DA DIPORTO BATTENTI BANDIERA ESTERA NON DICHIARATE AL FISCO.
E’ stata conclusa nei giorni scorsi, dai militari del Reparto Operativo Aeronavale di Rimini, un’attività di “monitoraggio fiscale” di numerose imbarcazioni da diporto battenti bandiera estera di proprietà di cittadini italiani ormeggiate presso porti turistici del litorale emiliano-romagnolo.
Negli ultimi anni, infatti, è sempre più frequente il fenomeno della così detta “Flagging out”, per cui alcuni possessori di imbarcazioni da diporto, anche per fini commerciali, starebbero dismettendo la bandiera nazionale italiana per iscriverle presso registri di paesi stranieri, con l’intento di sottrarsi alle normative fiscali, commerciali e di sicurezza della navigazione con conseguente riduzione delle spese di gestione.
L’attività delle unità navali del R.O.AN. della Guardia di Finanza di Rimini, partendo dai numerosi controlli effettuati in mare ai fini di polizia, è stata indirizzata ad accertare l’avvenuta comunicazione o meno, al fisco, del valore delle unità da diporto immatricolate all’estero ma di proprietà di soggetti residenti in Italia.
Il successivo sviluppo delle indagini, condotte dai finanzieri attraverso l’esame della documentazione esibita dai detentori delle imbarcazioni controllate ed il riscontro delle informazioni in possesso delle banche dati in uso al Corpo, ha permesso di accertare che 18 delle suddette imbarcazioni risultavano di proprietà di soggetti fiscalmente residenti in Italia, i quali però non avevano provveduto a comunicare all’Agenzia delle Entrate, in sede di dichiarazione annuale dei redditi, la disponibilità ed il rispettivo valore di mercato.
La normativa fiscale prevede infatti l’obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi annuale, utilizzando l’apposito modello “RW”, qualsiasi investimento o bene detenuto all’estero, tra cui le unità da diporto. Tale normativa, denominata “monitoraggio fiscale”, consente agli organi di controllo di meglio apprezzare la reale capacità contributiva del dichiarante e ricavarne informazioni ed elementi utili a valutare l’adeguatezza o meno dei redditi indicati nella stessa rispetto alla situazione patrimoniale dichiarata.
L’esito delle indagini ha permesso di riscontrare nr. 21 proprietari inadempienti e comminare sanzioni amministrative per un valore di oltre 800mila euro a fronte di un valore complessivo accertato di beni non dichiarati di oltre un milione e mezzi di euro.
Saranno, inoltre, avviati ulteriori approfondimenti di natura fiscale finalizzati alla verifica di coerenza delle dichiarazioni dei redditi con la reale capacità reddituale/contributiva.