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ROMA : SENTENZA DELLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SULLA RIPRESA CASUALE DI UN MINORE APPARSO IN UN VIDEO PER UN TG .

La Suprema Corte di Cassazione, sez. III Civile, con una recente sentenza (n. 2978, pubblicata il 1°
febbraio 2024, all. n. 1), ha affrontato il tema della presenza di un minore nel video diffuso relativo
a un servizio di telegiornale effettuato in occasione dell’arresto di un latitante e successivamente
diffuso mediante il mezzo televisivo e le piattaforme digitali.
La questione era stata esaminata in primo grado dal Tribunale di Roma, che ritenuto di non dover
provvedere sull’istanza di inibitoria, ha rigettato la domanda risarcitoria.
La Suprema Corte di Cassazione respingendo il ricorso, ha espresso, tra l’altro, nelle motivazioni
della sentenza, quanto segue: “Nella vicenda in esame, il Tribunale ha debitamente tenuto conto
delle fonti regolatrici del diritto e dei limiti del divieto di pubblicazione dell’immagine della
persona e ha debitamente svolto l’accertamento di merito alla luce degli illustrati principi di diritto.
Il giudice del merito, infatti, ha accertato, per un verso, la sussistenza di una delle tassative ipotesi
in cui la pubblicazione dell’immagine della persona è consentita dalla legge a prescindere dal suo
consenso, in quanto giustificata dal suo collegamento con un evento – l’arresto di un latitante
nell’ambito del contesto sociale in cui si era nascosto – connotato dall’interesse pubblico
all’informazione e, per di più, svoltosi in luogo pubblico; per altro verso, l’insussistenza delle
circostanze obiettive che avrebbero escluso la liceità della pubblicazione dell’immagine di una
persona minore di età, la quale era stata ripresa nell’ambito di un servizio di cronaca televisiva in
modo del tutto casuale, all’interno di una massa indistinta di persone, senza alcun intento di
renderla identificabile o riconoscibile da parte di chi avesse veduto il filmato.”

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