San Donà di Piave (VE) – “Anziani che hanno messo la propria vita nelle mani di operatori socio sanitari, il quale lavoro dovrebbe avere l’essenza di una missione e invece, questi esseri, sono capaci delle cose più deplorevoli” Così il commento di un familiare di una ospite di un’altra RSA sempre del territorio, alla comunicazione di quanto accaduto nella casa di riposo “Monumento ai Caduti” di Via San Francesco.
Le indagini sono partite nell’ottobre del 2022 e hanno dato presto i loro frutti confermando i sospetti di maltrattamenti e di violenze sui nonni ospiti della struttura.
Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di San Donà di Piave supportati dal personale del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Venezia, sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale veneziano a carico di 4 operatori socio sanitari. Due oss sono stati portati in carcere, si tratta di Fabio Danieli, 47 anni di Jesolo e della compagna Maria Grazia Badalamenti di 61 anni originaria di Palermo; mentre altri due, Anna Pollazzon di 60 anni di origini lucchesi e Margie Rosiglioni di 65 anni residente nel sandonatese, si trovano agli arresti domiciliari. Sono indagati per concorso in maltrattamenti aggravati.
Un altro operatore, Davide Barresi, con precedenti penali, era stato portato in carcere il 25 novembre 2022 ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata e continuata. Nell’indagine gli operatori coinvolti sono ben 9, tutti dipendenti della struttura.
Il solido quadro indiziario è stato reso possibile dall’attività investigativa attraverso audio-video in cui sono emersi i maltrattamenti sia fisici che psicologici posti in essere dagli oss nei confronti degli anziani più inermi.
Indignati e arrabbiati anche i vertici dell’Ulss4 Veneto Orientale con il Direttore Generale dr. Mauro Filippi in prima linea e lo stesso Sindaco di San Donà di Piave Andrea Cereser.
Alessandra Natali – Redazione di Venezia