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SORANZO (FDI): “IL PRESIDENTE BUI CALENDARIZZI AL PIÙ PRESTO LA MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI DI ‘FRATELLI D’ITALIA’ A SOSTEGNO DELLA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO PONTE SUL FIUME BRENTA TRA VIGODARZERE E LIMENA”

La Provincia di Padova dorme o considera le richieste dei Consiglieri Provinciali priorità minori per avviare un dibattito ? Forse in Provincia regna anarchia o ambiguità ? Sono queste le domande che i vertici di Fratelli d’Italia si stanno chiedendo .  Sono passati più di 4 mesi da quando, nei primi giorni del 2021, i Consiglieri provinciali padovani di ‘Fratelli d’Italia’ Barbara Cocco, Fabio Miotti ed Enrico Turrin hanno depositato una mozione a sostegno della progettazione di un nuovo ponte sul fiume Brenta per il collegamento dei comuni di Vigodarzere e Limena. Il Presidente della Provincia di Padova Fabio Bui non ne ha ancora calendarizzato la discussione, auspicata e tanto attesa innanzitutto da chi vive in questo territorio: è quanto afferma il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia ed ex Presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo. “Spero il Presidente Bui sia al corrente del fatto che la Provincia di Padova, l’ente che lui ora presiede, ha impegnato considerevoli risorse economiche e tecniche per redigere un rendering di una prima proposta progettuale, e che quella stessa proposta ha incassato fin da subito il plauso di gran parte della cittadinanza e degli amministratori comunali interessati” spiega Soranzo. “Finora però dai vertici della Provincia c’è stata fin troppa ambiguità su questo ponte, con un susseguirsi di rassicurazioni indirizzate sia ai favorevoli che ai contrari alla realizzazione di quest’opera. È giunto il momento di gettare la maschera e di calendarizzare questa mozione per vedere definitivamente chi vuole e chi non vuole risolvere i noti problemi viari che interessano questi due comuni” continua Soranzo, che conclude “procrastinare nuovamente la discussione di questa mozione è una mancanza di rispetto non solo verso i 3 Consiglieri provinciali che l’hanno depositata, ma anche verso un intero territorio che da tempo chiede all’attuale Amministrazione provinciale risposte concrete e non sterili proclami”.

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