Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno scoperto una frode fiscale nel settore edile, denunciando quattro imprenditori per reati tributari e ottenendo dal locale Tribunale un provvedimento di sequestro di beni fino a € 1.107.042,87.
Le indagini, scaturite da una verifica fiscale avviata dai finanzieri del Gruppo Treviso, hanno permesso di
ricostruire che, negli anni dal 2014 al 2018, tre degli indagati, tutti titolari di ditte individuali attive nella
ristrutturazione di immobili, hanno emesso nei confronti di un’altra impresa, avente la medesima attività
economica, fatture false per 2,3 milioni di euro, al fine di agevolare l’evasione dell’I.R.PE.F. e dell’I.V.A..
Le prove dell’avvenuta contabilizzazione delle fatture, ottenute attraverso verifiche e controlli fiscali,
accertamenti bancari, dichiarazioni confessorie, acquisizioni documentali presso società con sede anche nelle province di Padova e Vicenza, sono state poste al vaglio della Procura della Repubblica di Treviso, che ha chiesto e ottenuto dal Giudice delle Indagini Preliminari un decreto di sequestro preventivo pari all’ammontare delle imposte evase, quantificate in oltre un milione di euro.
I finanzieri trevigiani, quindi, hanno dato immediata esecuzione al provvedimento di sequestro, cautelando, in
via preliminare, liquidità bancarie, un immobile in provincia di Vicenza, due automezzi di media cilindrata e una
partecipazione societaria.
L’operazione della Guardia di Finanza di Treviso ha avuto il fine di tutelare gli interessi erariali e gli operatori
economici in regola con il Fisco, i quali rischiano di essere estromessi dal mercato da parte di chi agisce
slealmente, applicando prezzi più competitivi, grazie ai vantaggi derivanti dalle frodi nelle fatturazioni.
L’evasione fiscale – va ricordato – costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico, perché distorce la
concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità,
sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica”
svolta dalla Guardia di Finanza contro gli evasori totali e i frodatori.