Ucraina, da Consiglio Ue primo via libera aumento produzione munizioni
ROMA (ITALPRESS) – Gli Stati membri dell’UE hanno concordato un mandato negoziale sulla proposta di regolamento che istituisce
la legge a sostegno della produzione di munizioni, intesa a
sostenere il potenziamento delle capacità di fabbricazione ai fini della produzione di munizioni terra-terra, di munizioni di
artiglieria e di missili. “Con l’invasione dell’Ucraina da parte
della Russia, la guerra è giunta alle nostre porte – afferma Pàl
Jonson, ministro della Difesa della Svezia -. L’industria della
difesa dell’UE si trova ad affrontare sfide senza precedenti per
far fronte alla nuova realtà e alle lacune esistenti. Dobbiamo
fare quanto in nostro potere per aiutare la base industriale di
difesa europea a produrre di più, per la nostra stessa sicurezza e a favore della capacità dell’Ucraina di difendersi da una guerra di aggressione ingiusta. Questa rimane la nostra priorità e una questione della massima urgenza”.
Con l’introduzione di misure mirate, compresi i finanziamenti, la proposta di regolamento in oggetto mira ad affrontare l’attuale carenza di munizioni, missili e relativi componenti, in modo da attuare la linea d’azione 3 del piano concordato dal Consiglio nel marzo 2023 per consegnare con urgenza munizioni e missili all’Ucraina e aiutare gli Stati membri a ricostituire le proprie scorte. La proposta della Commissione europea impegna 500 milioni a prezzi correnti dal bilancio dell’UE. Il Consiglio ha confermato i punti principali della proposta di regolamento, in particolare lo “strumento” attraverso il quale l’UE sosterrà finanziariamente il rafforzamento delle capacità di produzione industriale dell’UE relative a munizioni e missili. Potrebbe inoltre essere istituito un Fondo di potenziamento inteso a facilitare l’accesso ai capitali privati lungo tutta la catena del valore per le imprese che fabbricano munizioni e missili.
Il mandato del Consiglio mantiene inoltre diversi punti della parte “normativa” della proposta, come una deroga alla direttiva sugli appalti pubblici nel settore della difesa. Tuttavia, al fine di raggiungere rapidamente un accordo tra gli Stati membri e di avviare quanto prima i negoziati con il Parlamento europeo, alcuni elementi sono stati separati dalla proposta.
(ITALPRESS).
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