L’orso di passaggio in Val di Zoldo è tornato a cibarsi di miele. Dopo la scorpacciata di qualche giorno fa a Fornesighe, nella scorsa notte il plantigrado ha colpito un altro apiario, stavolta in località Solagnot. Anche in questo caso, i danni per l’apicoltore sono ingenti: l’orso per raggiungere il miele ha distrutto tre alveari, prendendo anche i fogli di cera e buona parte delle api e dei favi, che integrano la parte proteica della sua alimentazione.
La Polizia Provinciale è stata in sopralluogo sul posto per gli accertamenti del caso, e ha appurato che si tratta proprio dell’attacco di un orso, con ogni probabilità lo stesso che si era già manifestato in Val Zoldana qualche giorno fa. Gli agenti hanno cercato materiale biologico, che nel caso del passaggio a Fornesighe non era stato rinvenuto, anche a causa delle forti precipitazioni capitate durante e dopo l’incursione dell’orso.
Gli esperti faunistici della Polizia Provinciale rilevano che da tempo l’orso non si concentrava sugli apiari, come invece mostrano gli ultimi due episodi. E invitano gli apicoltori a mettere in atto tutte le azioni di vigilanza e prevenzione, come recinti elettrificati. Con una buona prevenzione – dicono gli agenti provinciali – si può scoraggiare subito l’orso, che in questi casi è un animale in transito.
La Polizia Provinciale continua anche l’installazione di fototrappole, per monitorare i movimenti e gli spostamenti dell’orso. E collabora attivamente al Progetto Lince Italia, piazzando sul territorio gli strumenti per rilevare i passaggi della fauna selvatica, orso in questo caso, ma anche lupo e altre specie.