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VENETO : ATTENTATO ALLA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE . A MARZO VERRANNO CANCELLATE DECINE DI TV LOCALI NEL SILENZIO COMPLICE DELLE ISTITUZIONI .

Saranno solo 15 le Emittenti che da  Marzo 2022 potranno proseguire l’attività per volontà del Ministero dello Sviluppo Economico in VENETO contro le 57 TV LOCALI  “salvate” dallo stesso Ministero nella confinante  Lombardia . Tra pochi mesi il resto delle Tv Locali  sarà irrimediabilmente   e colpevolmente CANCELLATO PER SEMPRE DALLA TV DIGITALE TERRESTRE nel pieno silenzio assordante  della REGIONE VENETO guidata da Luca Zaia  che , fino ad ora non sta facendo nulla per sensibilizzare l’arco politico a Roma per  tutelare  il  pluralismo dell’informazione locale Veneta e i posti di lavoro che conseguentemente perderanno i lavoratori delle Tv escluse . Questa situazione disastrosa, che cancellerà  la pluralità ma anche l’occupazione di decine di lavoratori  occupati  nelle ora nelle  TELEVISIONI LOCALI escluse da cavilli  machiavellici   coinvolge  alcuni  soggetti  storici  molto presenti nel tessuto sociale  e attivi nel territorio Regionale. Si tratta di Tv locali che danno un notevole contributo sociale  grazie alle loro iniziative legate non solo  all’informazione e  alla cronaca  ma spesso sono TV  vicine all’Associazionismo , al volontariato  e al territorio . Il  Gruppo delle Emittenti Venete Escluse chiede una particolare attenzione,  inascoltata al momento dalla Regione guidata da Luca Zaia , per  sanare quanto accaduto dopo la  scelta  di cancellare gran parte delle Emittenti locali , in Italia , decisa all’interno del  Ministero dello Sviluppo Economico .Infatti quello che sta accadendo in Veneto sta succedendo  anche in altre zone d’Italia .

Con la chiusura imposta  dal Governo , attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico , senza dare  alcun risarcimento per la chiusura forzata ,  le emittenti Televisive Locali Escluse  non potranno più svolgere la propria attività sul Digitale Terrestre . Attività che per qualcuna  è addirittura quarantennale e per altre decennale. Il paradosso è che ad ammazzarle non è il Mercato pubblicitario  ma un articolo emanato  del burocrate e dai politicanti di questo Paese malridotto . Purtroppo licenziare il personale addetto  sarà l’immediata conseguenza alla chiusura delle Tv Locali imposta del Ministero dello Sviluppo guidato dal Ministro leghista Giancarlo Giorgetti .

CafeTv 24 è  la seconda TV in graduatoria, in Veneto , esclusa dal questa immorale scelta del MISE . Ad accedere al Bando  per l’AREA della Regione Veneto  sono state ,  perchè idonee  a partecipare,   circa 40 emittenti  locali  in VENETO . La futura  rete di 1° livello gestita da RAI  garantirà  la copertura regionale solo per 15 Emittenti  mentre quella di 2°livello garantirà appena la copertura della provincia di Belluno ( circa 200 mila abitanti ). Ma si puo’ o  si poteva fare qualcosa di concreto  per salvare le Emittenti escluse ? Si.

Potevano limitare , ad esempio , la banda a 2,5 megabit per garantire coloro che trasmetteranno in HD e a 1,5 megabit per coloro che trasmetteranno in SD .  Oppure attivare una  seconda rete di 1° Livello Regionale  (come è  accaduto nella vicina  Lombardia che così facendo ha salvato 57 TV locali ! )  o autorizzare una nuova   Rete di 2° livello adeguata ad essere visibile da almeno il 50/60 % della popolazione del VENETO; quindi accorpando alcune altre province del Veneto Centrale e facendo rientrare gli esclusi .  Non una Rete di 2° Livello relegata solo a  Belluno e provincia  . Cancellare le Tv locali significa cancellare per sempre  un pezzo di storia della nostra Repubblica e il pluralismo della  Democrazia  . E’ questo che si vuole ora ?

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