“Quello che abbiamo approvato oggi in Consiglio regionale è un progetto di legge a cui tengo molto, che in futuro potrebbe fare la differenza nella gestione di situazioni di emergenza, salvare delle vite”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Nicola Finco (Intergruppo Lega – Liga Veneta), primo firmatario del progetto di legge “Disposizioni per la promozione della diffusione e dell’impiego dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni” che è stato appena approvato all’unanimità dall’aula consiliare.
“Secondo i dati Istat 2019 e 2020, gli ultimi certificati disponibili, le malattie del sistema circolatorio hanno coinvolto circa 284.000 persone nel 2019, aumentate a più di 291.000 nel 2020. Solo le malattie ischemiche del cuore sono passate da circa 62.000 nel 2019 a quasi 64.000 nel 2020. I più recenti dati dell’Istituto Superiore della Sanità hanno evidenziato come queste malattie siano responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare, – spiega Finco – la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia, mentre gli accidenti cerebrovascolari sono al terzo posto con il 13%, dopo i tumori. Numeri che fanno riflettere, ed evidenziano l’importanza e l’urgenza della dotazione di strumentazione sanitaria di facile utilizzo che può salvare delle vite. Il mio progetto di legge promuove la diffusione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni ed ha come obiettivo portare questi strumenti in tutte le amministrazioni pubbliche con servizi aperti al pubblico, anche i piccoli municipi con meno di 15 dipendenti”.
“La legge nazionale n. 116 del 2021 esclude – aggiunge il consigliere – dal programma di diffusione dei defibrillatori, detti anche DAE, gli enti pubblici con meno di quindici dipendenti e privi di servizi aperti al pubblico. Enti che non potranno beneficiare del contributo previsto per l’acquisto di questa strumentazione. Con questo progetto di legge regionale la Regione Veneto si impegna ad estendere tali forme di diffusione, con un contributo all’acquisto massimo di 1.000 euro per ogni ente richiedente, a prescindere dal numero del personale, purché forniscano servizi aperti al pubblico”.
“La proposta di legge – conclude il vicepresidente – disciplina anche la registrazione dei defibrillatori nelle centrali operative del sistema regionale di emergenza urgenza “118” e prevede l’individuazione di un soggetto responsabile del corretto funzionamento dell’apparecchio e dell’adeguata informazione all’utenza. La Regione del Veneto, attraverso un contributo economico, sosterrà quindi l’acquisto dei defibrillatori semiautomatici e automatici e ne regolamenta l’installazione a cura degli enti territoriali, disciplinando la formazione per l’impiego di questi strumenti, curandone anche la promozione e la sensibilizzazione”, conclude Finco.