Anche quest’anno la Polizia di Stato ha voluto essere in prima linea con diverse iniziative volte a promuovere le numerose attività di sensibilizzazione sviluppate a livello nazionale e provinciale, mirate a fare conoscere ai cittadini gli strumenti posti a tutela delle donne vittime di violenza domestica e di genere.
Secondo i dati del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, relativamente al periodo 1 gennaio – 19 novembre 2023 sono stati registrati 295 omicidi, con 106 vittime donne, di cui 87 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 55 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner a questa lista si deve aggiungere il numero dei tentati omicidi delle violenze di ogni sorta delle prevaricazioni e abusi difficilmente qualificabili perché raramente denunciati. La finalità di tutte queste iniziative, è di promuovere in modo sempre più efficace l’azione di sensibilizzazione contro la violenza di genere diffondendo nelle donne, e in tutte le vittime vulnerabili, la consapevolezza che i soprusi e le prevaricazioni non debbano essere accettati nel silenzio, e che si possa contare su una rete di aiuti in grado di fornire supporto in ogni situazione.
Nell’ambito di tali iniziative il Prefetto di Venezia Michele di Bari, unitamente al Questore di Venezia Gaetano Bonaccorso, sabato 25 novembre, dalle ore 10.00, sarà presente in Piazza Ferretto a Mestre con uno stand informativo, a cura della Divisione Anticrimine della Questura di Venezia, per rispondere alle domande poste dalla cittadinanza e per dare ampia diffusione alla campagna nazionale permanente della Polizia di Stato “…Questo non è amore”. In tale occasione verrà presentato un nuovo opuscolo informativo che mira a rinnovare l’impegno della Polizia di Stato nel contrasto a tale fenomeno, ponendo l’attenzione sui comportamenti e gli atteggiamenti che possono sfociare in violenza, ma anche mira a far conoscere gli strumenti di tutela come, per esempio, la misura di prevenzione dell’ammonimento del Questore, al fine di sensibilizzare le vittime vulnerabili (non solo donne) affinché trovino il coraggio di chiedere aiuto e sporgere denuncia alle Forze dell’Ordine per far emergere le situazioni di violenza.
L’ammonimento è un provvedimento di carattere amministrativo (non penale) che può adottare il Questore. Si tratta, in sostanza, di uno strumento di difesa sociale adottato nei confronti di soggetti considerati, a vario titolo, socialmente pericolosi. Ne esistono di due tipi: per atti persecutori e per atti di violenza domestica. Nel primo caso il Questore può emettere il provvedimento di ammonimento solo a seguito di richiesta della vittima, nel secondo caso, invece, qualora sussistano i presupposti individuati dalla legge, può procedere ad ammonire il soggetto violento anche di propria iniziativa. Il Questore di Venezia dal 1 gennaio 2023 al 23 novembre 2023 ha emesso 58 ammonimenti per atti persecutori ex art. 8 l. 38/2009 e 120 ammonimenti per violenza domestica ex art. 3 l. 119/2013.
Per combattere il problema della violenza di genere, la Questura ha intensificato nell’ultimo anno i rapporti di collaborazione con gli enti e le istituzioni che a ogni titolo si occupano di violenza domestiche sulla considerazione che essa va contrastata secondo una strategia di rete (Tribunali, Procure, centri antiviolenza, anche per il recupero degli uomini maltrattanti, strutture comunali, organizzazioni di volontariato e organi di stampa).
Tra gli altri appuntamenti sul tema, va segnalata la IV Edizione della Maratona “25 novembre Maratona per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” di sabato 25 novembre presso l’Auditorium “Cesare De Michelis” a Mestre, organizzata dall’Associazione Culturale di Venezia Mestre Mia, in collaborazione con M9 – Museo del ‘900 e con il patrocinio del Comune con il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia e la Regione Veneto. L’evento, con interventi non-stop dalle ore 10 alle 17.30, ospiterà numerosi interventi tra cui quello del Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Venezia dott. Giampaolo Palmieri. Inoltre, la Camera degli Avvocati di Portogruaro, in collaborazione con AIAF e con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone organizza presso la Sala della Biblioteca Civica di Portogruaro un convegno dal titolo “Se i conti non tornano. Quando la violenza è economica” della durata di due ore circa (dalle 15.30 alle 17.30) aperto alla cittadinanza, al quale prenderà parte anche personale del Commissariato di P.S. di Portogruaro e il Dirigente della Divisione Anticrimine.
Tra le varie iniziative previste per sensibilizzare la cittadinanza ed in particolare i giovani sul tema del contrasto alla violenza di genere, la Questura di Venezia, inoltre, ha presentato lo scorso 28 settembre l’installazione fotografica “Linea Interrotta”, opera dell’artista veneziano Michele Tombolini che affronta la tematica estremamente attuale della violenza nei confronti di vittime vulnerabili e dell’abuso e dell’adescamento di minori tramite internet, in collaborazione con la galleria internazionale Cris Contini Contemporary, “La Biennale di Venezia” e Biennale Educational. Affinché l’importante tema sociale espresso dall’opera potesse essere maggiormente amplificato, la Questura di Venezia, con la preziosa collaborazione della Biennale Educational, ha avviato un progetto diretto alle scuole della Città Metropolitana di Venezia attraverso l’istituzione di un concorso con ad oggetto la realizzazione di elaborati d’arte da parte degli studenti per sensibilizzare gli studenti sul tema della violenza nei confronti di tutte le vittime vulnerabili.
Il progetto prevede una serie di incontri lungo il corso dell’anno, alcuni dei quali già calendarizzati, presso gli istituti scolastici della Provincia aderenti all’iniziativa, ai quali è prevista la partecipazione di personale della Divisione Anticrimine della Questura di Venezia e del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica di Venezia, con ad oggetto la tematica del contrasto alla violenza di genere ed agli strumenti di prevenzione e contrasto a disposizione dei cittadini. Inoltre, in occasione di eventi rilevanti per la vita cittadina di varie città della Provincia, la Divisione Anticrimine della Questura, con l’ausilio dei Commissariati di P.S. distaccati di zona, ha attivato uno stand itinerante dedicato della Polizia di Stato il quale ha toccato diverse piazze della Città Metropolitana di Venezia, come ad esempio Chioggia (VE), lo scorso 19 ottobre, Portogruaro (VE), giovedì 2 novembre e Jesolo (VE), nella giornata di domenica 19 novembre, richiamando molte persone interessate, non solo donne, ma anche uomini e ragazzi che hanno così potuto incontrare personale della Polizia di Stato ed altre figure professionali quali medici, psicologi ed operatori dei locali centri antiviolenza con l’obiettivo di far conoscere la rete di aiuto messa in campo dalla Polizia di Stato in collaborazione le altre Forze dell’Ordine e con i diversi attori impegnati quotidianamente nel contrasto a tale fenomeno.
Oltre alle iniziative con stand dedicati che si sono svolte in diverse piazze, la Questura di Venezia ha intrapreso anche una serie di incontri con numerose scuole della Provincia, ancora in corso di calendarizzazione, allo scopo di sensibilizzare studenti e insegnanti su tale tematica. In occasione della giornata di domani, inoltre, la Questura di Venezia, così come l’anno scorso, si illuminerà simbolicamente di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere, per aderire all’iniziativa “ORANGE THE WORLD”, promossa da “UN Women”, ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere, impegnato nella lotta verso ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne e sostenuto dall’Associazione “Soroptimist International Italia”, da tempo impegnata nella promozione dei diritti umani, dell’uguaglianza e dello sviluppo della condizione femminile, con la quale il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha sottoscritto, nel 2020, un protocollo d’intesa per promuovere iniziative didattiche, formative e divulgative nelle materie di interesse comune.
L’iniziativa, alla quale la Questura di Venezia ha nuovamente fortemente voluto aderire, si propone di “accendere” l’attenzione direttamente sulla rete volta all’assistenza delle vittime e sui luoghi deputati a proteggerle, per sensibilizzare il pubblico su un tema tristemente attuale nella cronaca italiana come di molti altri Paesi nel mondo.