VENEZIA: ARRESTATO UN SOGGETTO E INDIVIDUATI 4 SCATOLETTISTI IN CENTRO STORICO.
I Baschi Verdi della Compagnia Pronto Impiego di Venezia, nell’ambito delle costanti attività di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione e alla repressione allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti nel centro storico di Venezia, nei pressi di Via Giuseppe Garibaldi, hanno riconosciuto e fermato quattro giovani tunisini risultati tutti sprovvisti di documenti.I successivi approfondimenti hanno permesso di riscontrare l’esistenza di un ordine di rintraccio relativo all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, correlata a specifici precedenti in materia di spaccio di stupefacenti, contestati dai Carabinieri di Venezia, cui i Baschi Verdi davano seguito con l’arresto e la traduzione presso la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore.
Nei confronti di un altro fermato, privo di regolare permesso di soggiorno e già denunciato per immigrazione clandestina, veniva invece emesso biglietto d’invito a presentarsi presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia al fine di regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale.A carico degli altri due soggetti, già sottoposti rispettivamente alle misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla P.G. e del divieto di dimora nella Provincia di Venezia a seguito di vari e precedenti arresti per spaccio, eseguiti sempre dai Baschi Verdi e dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Venezia, sono in corso attività di approfondimenti investigativi.
In aggiunta, sempre nel centro storico di Venezia, i militari della Guardia di Finanza hanno eseguito anche diversi interventi volti a contrastare il fenomeno del gioco abusivo esercitato dai c.d. scatolettisti, operanti nei luoghi di maggior transito di turisti, come il Ponte degli Scalzi, dove da inizio novembre sono stati sorpresi e sanzionati quattro soggetti di nazionalità macedone e un albanese, tutti appartenenti al medesimo gruppo che opera in quell’area.Ai contravventori sono stati sequestrati gli “strumenti” di gioco, quali scatolette, palline e panno rosso, e sono state irrogate sanzioni pecuniarie fino a 500 euro.