VENEZIA : Brescacin (Lega-LV), “Esiste la Questione Settentrionale e Luca Zaia ha dato, dà e darà risposte credibili ai bisogni dei cittadini
“Le ragioni profonde per cui nacque la Lega sono ancor oggi irrisolte: esiste una questione settentrionale. In secondo luogo, non è possibile affrontare e governare problemi che assumono connotati e caratteristiche diverse tra diverse aree del Paese con norme o provvedimenti generali che dovrebbero andare bene per tutti”. Inizia così un’articolata riflessione della presidente della Quinta commissione del Consiglio regionale del Veneto Sonia Brescacin che aggiunge: “Il Veneto si conferma un modello di efficienza amministrativa e di sviluppo territoriale, con Luca Zaia quale protagonista di un percorso di crescita che guarda al futuro con visione strategica. Ci sono indicatori chiarissimi, ad esempio i dati relativi all’istruzione e all’occupazione giovanile più che eloquenti. Il Veneto si distingue con un tasso di abbandono scolastico del 9,8%, nettamente inferiore rispetto ad altre regioni meridionali. Ancor più significativo è il dato sui NEET: solo il 10,5% dei giovani under 30 non studia, non lavora e non si forma, contro una media nazionale del 16,1%”. “L’efficienza della Regione del Veneto – continua la presidente – è certificata da numeri impressionanti: 5,4 dipendenti ogni 10.000 abitanti, contro una media nazionale di 7,3; spese di funzionamento di 126,7 euro per abitante, rispetto alla media italiana di 215 euro. Questi numeri confermano quanto sostenuto autorevolmente dalla CGIA di Mestre: dove la pubblica amministrazione è più efficiente, i territori risultano più produttivi. E questi numeri confermano l’importanza del percorso intrapreso dal veneto. Con il terzo mandato, Zaia punta decisamente sul progetto di autonomia, un percorso che mira a definire i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), ridurre le disuguaglianze tra Nord e Sud, supportare le esigenze specifiche dei territori”. La Lega – prosegue Brecsacin – nata per rispondere a esigenze territoriali specifiche, è cresciuta, maturata, riuscendo a formare una classe dirigente capace di amministrare dal più piccolo dei Comuni fino alla Regione, con efficacia e visione. Il futuro del Veneto passa attraverso la capacità di interpretare i cambiamenti, cavalcare l’innovazione tecnologica e costruire un ecosistema che supporti lo sviluppo delle nuove generazioni. Un modello che conferma come le specificità territoriali possano essere la chiave per un reale progresso economico e sociale”.
“Il futuro del Veneto – conclude Brescacin – è dei Veneti, non di altri, e i Veneti, in un modo o nell’altro, faranno valere il loro posizionamento politico: con il terzo mandato del Presidente Zaia o con una corsa in solitaria, e questo è il sentimento maggioritario che si respira in quel Veneto a cui Luca Zaia ha dato vere e pragmatiche prospettive di sviluppo”.