VENEZIA : Consiglio Veneto approva assestamento del Bilancio Regionale 2023, rimodulato un altro milione di euro sui 31,1 della manovra iniziale
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a maggioranza – con il voto contrario delle opposizioni – la legge di assestamento del bilancio di previsione 2023 della Regione. Un assestamento del valore di 31,12 milioni, che apporta variazioni compensative tra i vari stanziamenti votati a fine 2022, alla luce dei risultati di amministrazione, dei residui attivi e passivi maturati, dei fondi di cassa, di alcune maggiori entrate e dei risparmi per minori oneri per l’indebitamento autorizzato e non contratto. “La legge di assestamento – ha chiarito la relatrice Sivia Cestaro (Lega-Lv) – destina alle politiche di spesa regionali oltre una trentina di milioni di ulteriori risorse, ma si tratta, sia chiaro, di una rimodulazione degli stanziamenti già allocati, non di una ulteriore manovra di bilancio di metà anno”. Il giudizio negativo delle opposizioni si è concentrato sull’assenza di programmazione che genera finanziamenti ‘a pioggia’ (Vanessa Camani, Pd), sulle mancate risposte agli studenti universitari giudicati idonei a ricevere la borsa di studio ma esclusi dal beneficio per assenza di risorse regionali (Elena Ostanel del Veneto che Vogliamo), sul finanziamento insufficiente per la cultura e sull’assenza di fondi per il cambiamento climatico (Arturo Lorenzoni) e per il contrasto alla povertà e alle nuove emergenze sociali (Jonatan Montanariello).
La manovra approvata oggi dell’aula del Ferro Fini convoglia i 31,12 milioni di risparmi e maggiori entrate nell’incremento dei capitoli dei servizi istituzionali e di gestione per 4,94 milioni (di cui 3,65 per il sistema informativo regionale), a favore dell’ordine pubblico, della promozione della legalità e della sicurezza per 200 mila euro, dei buoni scuola per 3 milioni, delle attività culturali per 1,48 milioni aggiuntivi, di cui 500 mila euro per l’organizzazione di mostre, convegni e manifestazioni di interesse regionale, 200 mila euro per Arteven e 200 mila euro per la promozione di grandi eventi. E ancora, 500 mila andranno all’impiantistica sportiva, 100 mila per la promozione dello sport, un milione e 300 mila euro per il turismo veneto, 2,5 milioni per la rete viaria di Veneto Strade, 1,62 milioni al leasing per l’acquisto di nuovi treni, un milione per la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico, 900 mila euro ad Arpav per rinnovo contratti, 900 mila euro per la difesa delle coste venete, 900 mila euro per la gestione dei rifiuti, 400 mila euro per la sistemazione idraulico forestale, 400 mila euro per i parchi, 200 mila euro per le unioni montane, 300 mila euro per prevenzione e soccorso nelle calamità naturali, 80 mila euro per le attività di cava, 150 mila euro per l’escavazione porti, 300 mila euro per il marketing territoriale, 100 mila euro per Infrastrutture Venete. Inoltre, con la legge di assestamento arriveranno 325 mila euro in più alla Protezione Civile, 4 milioni di euro in più per nidi e scuole paritarie per l’infanzia; altri 260 mila euro per lo sviluppo economico e la competitività (di cui 80 mila euro dedicati alla promozione del gelato artigianale e 100 mila euro per fiere e iniziative promozionali). Per l’agricoltura, le politiche alimentari e la pesca vengono destinati quasi 19 milioni nel triennio, di cui 3,78 già nell’esercizio corrente. Infine ci sono quasi 3 milioni di euro accantonati nei fondi speciali di riserva destinati a finanziare future leggi del Consiglio regionale.
Il lavoro emendativo delle opposizioni si è concentrato nel tentativo, respinto dall’aula, di finanziare almeno parzialmente il fondo per le borse di studio agli universitari aventi diritto e rimasti esclusi da assegni e alloggi per mancanza di risorse (sono 3.400 gli universitari veneti idonei non beneficiari e 13,8 i milioni necessari per coprire il fabbisogno degli aventi diritto nell’ultimo anno accademico). E’ stata respinta anche l’altro istanza, perorata in particolare da Elena Ostanel (Veneto che vogliamo), di potenziare le disponibilità finanziarie della legge regionale sulla cultura (lr 17/2019) per dare risposta agli operatori dello spettacolo dal vivo che risultano ammessi al relativo bando ma esclusi dai finanziamenti, per garantire qualche risorsa in più a musei, archivi, biblioteche e per sostenere le sale cinematografiche. Respinte anche le richieste di agevolare gli utenti del trasporto pubblico locale nel Bellunese (avanzata dal dem Montanariello) e di potenziare le risorse degli Spisal (presentata dalla pentastellata Baldin).
Il confronto tra maggioranza e opposizione ha indotto comunque l’assessore al bilancio Francesco Calzavara ad apportare modifiche all’impianto della manovra per un milione e 178 mila euro, consentendo così di incrementare la posta per i parchi e le aree protette (da 350 a 400 mila euro), per i servizi istituzionali (da 4,64 milioni a 4.94), per la valorizzazione beni di interesse storico (50 mila euro), per i bandi della legge veneta sulla cultura (100 mila euro), per la costituenda Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto (28 mila euro), per la candidatura della Valle d’Alpone nella lista del patrimonio mondiale Unesco (50 mila euro), per il turismo (da 1 milione e 50 mila euro a 1,3 milioni) e per l’agricoltura, le produzioni a denominazione protetta e la pesca (280 mila euro in più). L’emendamento della Giunta destina inoltre 120 mila euro agli interventi regionali educativi e preventivi per contrastare la violenza contro le donne. Tutte risorse aggiuntive reperite limando il fondo accantonato per le future leggi del Consiglio.
“La manovra di assestamento non segue il manuale Cencelli, ma fa delle scelte, e punta su alcune urgenze prioritarie, come il turismo, il dissesto idrogeologico, i lavori pubblici, grazie anche alle risorse importanti messe a disposizione dal Consiglio regionale”, ha commentato l’assessore Calzavara. Quanto alle borse di studio e all’attrattività universitaria del Veneto, Calzavara ha spiegato che obiettivo della Regione è indagare le cause dell’esodo dei giovani all’estero e capire come garantire loro possibilità di rientro.
Insieme alla legge di bilancio l’aula ha approvato anche alcuni ordini del giorno: quello presentato dai consiglieri del Pd Francesca Zottis e Jonatan Montanariello che sollecita la Giunta a reperire nel bilancio ulteriori risorse – rispetto ai risarcimenti che arriveranno dallo Stato – per ristorare i danni pubblici e privati causati dagli eventi metereologici del 19 e 20 luglio; l’impegno, proposto dalla consigliera Cristina Guarda (Europa Verde), di sostenere anche finanziariamente la ricarica delle falde e delle risorgive tramite la tecnica sperimentale delle aree forestali di infiltrazione avviata da Veneto Agricoltura; nonché l’impegno proposto da Elena Ostanel (Vcv) e Vanessa Camani (capogruppo Pd) di reperire risorse nelle prossime manovre di assestamento per favorire l’accesso alle borse di studio del più alto numero di idonei non beneficiari.
Nelle dichiarazioni di voto finali dai banchi della maggioranza il capogruppo di Fratelli d’Italia Enoch Soranzo ha espresso soddisfazione per scelte di bilancio che hanno ottenuto il giudizio positivo della sezione di controllo della Corte dei Conti e il consenso dell’elettorato su provvedimenti qualificanti come il ‘buono scuola’ e il sostegno alle scuole paritarie. “Il maxiemendamento della Giunta – ha aggiunto Soranzo – raccoglie molte delle richieste dell’opposizione, perché questa maggioranza sa ascoltare e accettare i contributi utili al bene dei veneti”.
“Questo assestamento nasce da precise necessità e risponde a puntuali richieste di correggere il tiro nelle politiche regionali. Non si può pensare di affrontare le grandi questione strategiche con una manovra di assestamento”, ha evidenziato la capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini. Che a sua volta ha espresso soddisfazione per i maggiori fondi assegnati per la Protezione civile e per il soccorso nelle calamità naturali.
Il capogruppo della Liga veneta Giuseppe Pan ha messo in luce l’esempio virtuoso di una manovra che si fonda per circa un terzo sulla capacità di risparmio del Consiglio veneto. Alberto Villanova, presidente dell’intergruppo Lega-Liga veneta ha reso merito alle opposizioni per il contributo al dibattito, ma ha ribadito il ruolo delle scuole paritarie che “non sono scuole dei ricchi” e nel contesto veneto “suppliscono alla carenza delle scuole statali”.