VENEZIA – CONTINUANO I SERVIZI DI ALTO IMPATTO NEL QUARTIERE PIAVE. ALTRI DUE CITTADINI STRANIERI IRREGOLARI E CON PRECEDENTI PENALI ACCOMPAGNATI AL CPR PER ESPULSIONE DAL TERRITORIO NAZIONALE. IL BILANCIO DEGLI ULTIMI MESI
Continua senza sosta l’attività della Polizia di Stato per contrastare l’illegalità nel Quartiere di Via Piave a Mestre, grazie ai capillari controlli sul territorio e all’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura per allontanare dal territorio e rimpatriare cittadini stranieri irregolari con curricula criminali.Nel corso della settimana uscente, in primo luogo, si sono svolti i consueti servizi straordinari interforze di controllo nelle aree sensibili del quartiere Piave coordinati dalla Questura di Venezia, con la partecipazione della Polizia Ferroviaria, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza.I suddetti servizi, si inquadrano nell’ambito di un piano generale di potenziamento dei servizi di prevenzione e controllo del territorio a livello provinciale, finalizzato al contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa, di degrado urbano e tossicodipendenza, oltre alla verifica della regolarità sul territorio nazionale di cittadini stranieri che solitamente frequentano la zona.
In particolare, nel corso dei servizi svoltisi a Mestre nel quartiere Piave nelle giornate di lunedì 18 e mercoledì 20 settembre, sono state controllate più di 210 persone, n. 4 esercizi commerciali e circa 25 veicoli.
Nell’ambito dell’attività di allontanamento dal territorio di stranieri irregolari e pericolosi, invece, dal bilancio degli ultimi mesi emerge un dato significativo in termini di numeri di soggetti accompagnati presso i Centri per il Rimpatrio (22 accompagnamenti solo da giugno 2023, rispetto ai 18 dell’estate scorsa) grazie all’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia ed al contributo di tutte le Forze di Polizia.
Nella serata di mercoledì 20 settembre, da ultimo, nell’ambito dei suddetti servizi di alto impatto sul Rione Piave, un cittadino nigeriano, con a carico svariati precedenti per ricettazione, rapina, spaccio di stupefacenti e occupazione abusiva di edifici è stato rintracciato dagli uomini della Questura di Venezia nei pressi di Via Gorizia, a Mestre e, a seguito dei dovuti accertamenti, è stato trovato irregolare sul territorio nazionale, e accompagnato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo, dove vi rimarrà in attesa di essere rimpatriato.
In merito all’espulsione dal territorio nazionale e conseguente rimpatrio nel territorio di origine di soggetti stranieri pericolosi e con a carico precedenti penali, invece, nel periodo intercorrente da giugno a settembre 2023 il numero dei soggetti espulsi grazie all’attività della Polizia di Stato di Venezia è raddoppiato rispetto all’estate precedente (6 rimpatri rispetto ai 3 dell’anno scorso) . Tra questi, nello specifico, nei giorni scorsi personale della Sezione Espulsioni dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia ha portato a termine il rimpatrio di un cittadino straniero con numerosi precedenti per reati predatori
A fine agosto, mentre stava scontando un cumulo pene, il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha emesso provvedimento di espulsione come misura sostitutiva alla detenzione. È stata, quindi, attivata la collaborazione con l’autorità Consolare competente per il rilascio del lasciapassare, documento indispensabile al rimpatrio, che gli operatori della Questura hanno portato a termine nei giorni scorsi provvedendo a scarcerare lo straniero e imbarcarlo con scorta apposita sul volo diretto nel suo paese di origine.
I risultati esposti confermano pertanto l’importanza che la Polizia di Stato di Venezia ed il Questore ripongono in un’assidua attività di controllo sul territorio della Provincia, in particolare nella delicata zona di Via Piave a Mestre, al fine non solo di prevenire la commissione di reati grazie ad un attento monitoraggio delle strade, ma anche per poter rintracciare ed allontanare dal territorio nazionale quei soggetti stranieri che, alla luce dei loro precedenti e curriculum criminale, possono continuare ad accrescere con la loro presenza la percezione di insicurezza dei cittadini della zona.