VENEZIA : Dolfin (Lega-LV)“Granchio blu, incentivare tutti i sistemi operativi e le armi a nostra disposizione”
“Siamo in guerra, contro un nemico che a oggi non ha rivali. Il granchio blu sta distruggendo e azzerando la flora e la fauna marina. Per questo, dobbiamo mettere nelle condizioni tutti, e ripeto tutti i pescatori, di combatterli con ogni mezzo. Il granchio blu, dove è stato più dannoso, ha ridotto del 90% i raccolti e annientato le semine, compromettendo la pesca dei prossimi anni. La femmina del granchio blu depone dalle 700mila ai 2 milioni di uova e questo ci dà la misura di quanto stia aumentando questa specie invasiva. Per arginare il problema, la caccia al granchio blu, la sua cattura con i sistemi tradizionali, non è sufficiente a risolvere il problema. Questa specie trova di che nutrirsi in mare, ma in mare non si può utilizzare ‘l’ostreghero’ perché l’Unione Europea non ne consente l’utilizzo, dato che viene considerato pesca a strascico. La stessa pesca a strascico, ironia della sorte, che l’Europa ha fortemente limitato, ritenendola dannosa per l’ambiente. Oggi però abbiamo un problema più grosso, più urgente, da affrontare”. Così Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e Capo dipartimento Pesca del partito in Veneto.
“Vanno utilizzati tutti i mezzi a nostra disposizione per combattere il problema prima che non resti più nulla da fare. Vogliamo avere nelle nostre tavole ancora per lungo tempo i prodotti del mare. Bisogna correre subito ai ripari, o sarà la fine della pesca e della nostra economia locale. Hanno pienamente ragione i rappresentanti di categoria – aggiunge Dolfin – a denunciare questa gravissima situazione. Bene qualche contributo, ma qui serve altro. Occorrono delle norme speciali e delle deroghe dall’Europa per affrontare l’invasione, libertà di movimento per i pescatori. Dobbiamo agire subito, anche sull’habitat di proliferazione di questi invasori alieni e tutelare i nostri prodotti tipici e tradizionali, la nostra pesca”.