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VENEZIA: Il formaggio Asiago, simbolo di Vicenza e del Veneto, guida l’eccellenza italiana nella Dop Economy.

“L’Asiago DOP è un simbolo di eccellenza che incarna la tradizione e la qualità della nostra terra. Con i recenti riconoscimenti al Concorso Internazionale di Lione/Concours International de Lyon, questo straordinario prodotto non solo porta in alto il nome di Vicenza e del Veneto, ma rafforza il ruolo del Made in Italy come pilastro dell’economia agroalimentare globale”. Così Joe Formaggio, consigliere regionale (Fratelli d’Italia-Giorgia Meloni). “I successi dell’Asiago Fresco Riserva e dello Stravecchio Prodotto della Montagna, premiati rispettivamente con una medaglia d’oro e un argento nella prestigiosa competizione internazionale, confermano il valore unico del formaggio Asiago, da sempre fiore all’occhiello della provincia di Vicenza e della tradizione casearia veneto-trentina. Vicenza e il Veneto sono il cuore pulsante della Dop Economy italiana, che con un impatto economico di 4,85 miliardi di euro colloca la nostra regione al vertice del sistema DOP e IGP nazionale – sottolinea Formaggio -. L’Asiago DOP, con la sua crescita a valore in produzione, consumo ed export, testimonia l’energia e l’innovazione che il nostro territorio sa esprimere, unendo le radici profonde della tradizione a una visione moderna e sostenibile. Voglio sottolineare l’impegno del Consorzio Tutela Formaggio Asiago – esorta Formaggio – Questi traguardi non sarebbero possibili senza il lavoro instancabile del Consorzio, che ha saputo valorizzare un prodotto legato al nostro territorio e alla nostra identità, facendone un ambasciatore di Vicenza e del Veneto nel mondo. Questo successo non solo genera benefici economici, ma promuove anche un turismo rispettoso dei luoghi, in armonia con l’ambiente e le comunità locali. L’Asiago DOP è molto più di un’eccellenza gastronomica. È un simbolo del talento, della passione e della dedizione che contraddistinguono la nostra gente. È il volto di un Veneto che guarda al futuro senza mai dimenticare le proprie radici”.

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