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VENEZIA : “Inps, carenza personale in Veneto. Regione solleciti il governo per nuove assunzioni e stabilizzazioni. Presentata mozione”

“La Regione solleciti il Governo a bandire nuovi concorsi, anche su base regionale, per garantire una adeguata dotazione organica degli uffici territoriali dell’INPS in Veneto, affrontando al contempo il problema della stabilità dei neoassunti, anche attraverso l’introduzione di un vincolo di permanenza”. Questo l’impegno per la Giunta regionale fissato da una mozione del Partito Democratico, presentata come prima firmataria dalla consigliera dem Chiara Luisetto e sottoscritta dalle colleghe Vanessa Camani, Francesca Zottis e Anna Maria Bigon.

“Nel testo della mozione – prosegue Luisetto – si evidenzia in particolare la situazione emergenziale della sede di Vicenza, a discapito della regolare continuità del servizio, soprattutto nel periodo delle ferie estive. Tra il 2020 e il 2023, nella sede di Vicenza sono stati assunti, tramite i concorsi banditi dall’INPS, 59 nuovi dipendenti, poco più che sufficienti a gestire tutte le esigenze del territorio. Nello stesso arco temporale, tuttavia, 92 dipendenti hanno lasciato la sede, chi per il pensionamento, chi grazie alle procedure di mobilità interna verso sedi INPS più vicine al luogo di residenza. Oggi ne restano soltanto 190: un numero decisamente insufficiente a garantire l’adeguatezza del servizio”.

“Ma i disagi per cittadini ed imprese – spiega Luisetto- riguardano anche i territori di Bassano, Schio e Lonigo e la carenza di personale sta portando al rischio concreto che a breve gli sportelli di Thiene e di Arzignano possano chiudere definitivamente. La grave carenza di personale – evidenziano le firmatarie della mozione – non interessa soltanto il vicentino, ma rappresenta una condizione strutturale di tutti gli uffici territoriali del Veneto, a partire dalle sedi di Verona, Padova, Venezia e Treviso. Una lacuna profonda che, come denuncia il mondo produttivo, produce gravi ripercussioni sulla competitività delle aziende del territorio. Intervenire diventa dunque doveroso ed urgente”.

 

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