VENEZIA /MESTRE : AUMENTO IRAP REGIONALE , IL “NO” DI LEGACOOP VENETO
«Prendiamo atto di una scelta della Giunta regionale che potrà anche essere legittima, ma non può trovare il nostro consenso, e anzi vede la nostra totale contrarietà» dichiara il presidente Devis Rizzo, intervenuto oggi insieme ai responsabili regionali delle altre organizzazioni datoriali all’audizione convocata, su loro richiesta, dalla Prima Commissione del Consiglio Regionale per discutere dell’aumento dell’imposta sulle attività produttive (Irap) preannunciato dalla Regione del Veneto. «Contrarietà che è piena su due versanti. Anzitutto rispetto al metodo usato, che esclude del tutto la concertazione con le parti sociali, avendolo noi appreso dai media locali. Ma è anche una questione di merito: si fa leva sulla tassazione delle imprese in una congiuntura già di per sé difficile, e che per noi della cooperazione tocca tutti i comparti dell’economia».
«Il “ritocco” a rialzo della tassazione graverà su nuove possibili assunzioni, dunque sull’occupazione, come su previsti investimenti, ossia sulla competitività delle imprese – prosegue ancora Rizzo evidenziando il forte scontento e la preoccupazione di Legacoop Veneto –. Se solo ci focalizziamo sul sociale, poi, siamo di fronte a un settore che al contempo si ritrova a fare i conti anche con il mancato riconoscimento dell’aumento delle retribuzioni, giustamente definito dal rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro».
«Quanto meno non ci sembra essere questa la fase temporale migliore per una scelta di questo tipo – osserva infine il presidente –. Soprattutto se si considera che le risorse incassate da una manovra così configurata saranno raccolte a copertura dei buchi del bilancio regionale, e non per supportare interventi strutturali». Oggi Legacoop Veneto raccoglie oggi oltre 360 associate attive nei diversi settori (di cui il 42% di produzione e servizi, 34% del sociosanitario), che nel loro insieme realizzano un valore della produzione pari a 2,5 miliardi di euro e occupano oltre 31mila addetti.