Sono queste le parole espresse da Elena Ostanel di Il Veneto che Vogliamo e consigliere Regionale . ” Quello che andrebbe ricordato di quella triste pagina di storia è che gli alpini, e così anche tutti i soldati italiani, furono mandati al massacro a migliaia di chilometri dalla loro Patria, con scarpe e divise estive, morendo di freddo oltre che di pallottole. E tutto questo per la brama di potere e di conquiste di un regime fascista assassino ed indegno, servo dei nazisti.E sono gli alpini stessi a ricordarci che, al di là di singoli episodi di eroismo, nella ritirata di Russia hanno vissuto situazioni drammatiche ed enormi dolori, consapevoli di essersi trovati là come invasori di uno Stato sovrano per la follia di Mussolini e Hitler, completamente abbandonati alla loro sorte.
Ed è proprio Mario Rigoni Stern, che visse in prima persona quelle vicende, a ricordarci quanto poco di eroico ci fosse in quella storia, visto che «i russi erano dalla parte della ragione, e combattevano convinti di difendere la loro terra, la loro casa, le loro famiglie. I tedeschi d’altra parte erano convinti di combattere per il grande Reich. Noi non combattemmo né per Mussolini, né per il Re, ma per salvare le nostre vite. O ancora Nuto Revelli, comandante proprio della “Tridentina”, che partì volontario per la Russia e tornò convinto partigiano, continuando a ricordare senza sosta quella dolorosa e vergognosa pagina, con parole come «La colpa peggiore del fascismo non è di aver tra dito la generazione del littorio, di aver tradito noi che gridammo Viva la guerra, viva il duce. È di aver tradito questi poveri cristi, a cui la guerra era caduta sulle spalle come un’epidemia».
Chiedo che la Giunta Regionale e il presidente Zaia, che ieri era presente alla commemorazione in Campo Ghetto Nuovo a Venezia, di far ritirare subito questa lettera da tutte le scuole del Veneto. Una lettera surreale che contiene errori storici e distorsioni dei fatti. Nulla che ha a che vedere con l’educazione, assessorato che la Donazzan dovrebbe rappresentare.”