“Oggi a Chioggia sono a fianco delle Marinerie italiane per ribadire, ancora una volta, la contrarietà al Piano d’azione dell’Unione europea che impone una serie di misure dirompenti per il settore della pesca”. Lo rende noto il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto. “Un piano d’azione che non accettiamo – afferma il consigliere – perché prevede una forte limitazione della pesca a strascico in tutta l’Europa entro il 2030, ma non considera l’impatto sociale ed economico sulle imprese, sui lavoratori, sulle famiglie e i territori. Un Piano che con la scusa della sostenibilità ambientale ci porta nella direzione di essere dipendenti dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti ittici. Non accettiamo questa strada e oggi l’abbiamo voluto ribadire con questa manifestazione”. “Vogliamo pescare e continuare a consumare i prodotti dei nostri mari e non quelli importato da Paesi in cui la pesca non rispetta la nostra legislazione in materia di ambiente, sicurezza e lavoro – evidenzia Dolfin – In Italia, la pesca a strascico rappresenta il 20% della flotta totale peschereccia, con 2088 unità circa 7000 lavoratori, il 30% degli sbarchi e il 50% dei ricavi. Un settore che in Europa contribuisce per il 25% agli sbarchi totali di prodotti ittici e al 38% dei ricavi, con 7.000 imbarcazioni”. “Qui è in gioco il lavoro di moltissime famiglie e l’intero settore – conclude Marco Dolfin – Faremo quanto possibile per bloccare questa strada che ucciderebbe il nostro settore: la pesca è parte da sempre non solo della nostra enogastronomia, ma della nostra cultura e tradizione”.