VENEZIA : Una proposta di Legge per istituire la Giornata regionale per la sicurezza sul lavoro
È stata presentata oggi, dal Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto, Enoch Soranzo, una proposta di legge per l’istituzione della Giornata Regionale per la Sicurezza e la Salute nei Luoghi di Lavoro e per la Commemorazione delle Vittime del Lavoro, “un’iniziativa doverosa e necessaria per non dimenticare il tragico bilancio delle troppe vite spezzate durante lo svolgimento delle proprie mansioni”, dichiara Soranzo.
Gli incidenti sono drammatici e purtroppo ormai quotidiani, con dati che parlano chiaro. I morti sul lavoro, come quelli di Calenzano, nel 2023 in Italia sono stati oltre mille. Quest’anno non va meglio, con 776 decessi tra gennaio e settembre (+2% secondo l’Inail). Nello stesso periodo del 2024, in Veneto, sono state 361.804 le denunce d’infortunio e 20 i decessi. “Vengono i brividi. Ogni vittima sul lavoro è una sconfitta per tutti noi”, aggiunge Soranzo, “la sicurezza non è un’opzione, ma deve diventare una priorità condivisa. È fondamentale creare una cultura della sicurezza che coinvolga lavoratori, imprenditori, istituzioni e giovani. Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi”.La Giornata Regionale non sarà quindi solo un momento di commemorazione ma l’occasione per sensibilizzare tutti i cittadini attraverso un programma di eventi dedicati. Associazioni di categoria, istituzioni e scuole verranno coinvolte per promuovere buone pratiche e responsabilità condivise.
“Questa giornata deve servire a scuotere le coscienze”, aggiunge Soranzo, “e anche se il Veneto è tra le regioni con la mortalità sul lavoro più bassa, una sola vita persa è già troppo. Dobbiamo fare di più”. Un punto centrale della proposta è l’educazione dei giovani: “Portare il tema della sicurezza nelle scuole è essenziale. I ragazzi devono entrare nel mondo del lavoro con gli strumenti giusti, e la consapevolezza di poter chiedere e garantire sicurezza”, chiosa Soranzo.Tre articoli, una proposta chiara: istituire una Giornata simbolo di una battaglia collettiva contro gli infortuni sul lavoro e per un futuro in cui lavorare significhi anche sempre tornare a casa sani e salvi. “Dietro ogni numero c’è una persona, una famiglia, una comunità. Non dobbiamo mai dimenticarlo”, conclude Soranzo.