VENEZIA : Venezia non è Gardaland. La città deve essere accessibile a tutti. Bene che il comune abbia posticipato l’introduzione del ticket d’ingresso”
“Oggi approvata in Consiglio regionale del Veneto, la risoluzione sul ticket d’ingresso a Venezia, nella quale poco più di un mese fa ci facevamo portavoce delle istanze dei veneti affinché il popolo Veneto fosse sempre esentato da un eventuale ticket per visitare Venezia, considerata dai Veneti non solo il capoluogo di regione ma anche capitale del Veneto”. Così commentano i consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello dopo l’approvazione della risoluzione che è stata votata anche dall’opposizione.
“Abbiamo appreso – osservano i consiglieri – che l’idea del ticket d’ingresso proposta lo scorso anno dal primo cittadino di Venezia, di tassare i turisti in entrata, nel nostro capoluogo di Regione, sarà spostata probabilmente di un anno. A prescindere da quello che deciderà Venezia, chiediamo nuovamente che per tutti i Veneti non sia previsto un ticket, una tassa d’ingresso, una foto, un essere schedati da parte di un ente senza alcun motivo. Venezia non è Gardaland. La scelta di far pagare un ulteriore obolo non risolve i problemi della città lagunare. A Venezia arrivano migliaia di persone per lavorare, per motivi studio, cause al tribunale, di fatto pendolari per infiniti motivi, dal professionista, all’azienda e potremmo andare avanti ancora. È assolutamente impossibile avere un controllo efficace e capillare su chiunque entri ed esca, ed esiste già una tassa di soggiorno per chi dorme a Venezia, tassa che contribuisce a gestire il capoluogo veneto”.
“Probabilmente l’amministrazione comunale di Venezia, che ha procrastinato ancora la decisione sul ticket d’ingresso, è giunta a conclusione di aver prodotto un provvedimento assolutamente lacunoso sotto molti punti di vista. E’ importante che l’amministrazione comunale, si sia presa del tempo per rivedere il provvedimento. Ribadiamo ancora una volta che i Veneti non dovranno pagare il ticket d’ingresso anche in presenza di quel turismo definito mordi e fuggi. Tuttavia, non si può trasformare la città di Venezia in un circo di lusso. Venezia non è Gardaland – ribadiscono e concludono Michieletto e Vianello – e l’accesso alla città deve essere garantito a tutti”.