“Essere riusciti, dopo sessant’anni di inquietante silenzio, a far riemergere le grida di dolore degli infoibati e delle loro famiglie, è un merito dell’Italia che, dal 2004, con una Legge ad hoc, commemora il massacro di 7.000 italiani avvenuto dal 1943 tra Istria, Dalmazia e Venezia-Giulia. Oggi per fortuna il pericolo non sono più le truppe di Tito, ma i negazionisti che, pur minoranza, cercano di giustificare le tragiche responsabilità del dittatore jugoslavo e dei suoi terribili aguzzini. Revocare le onorificenze a lui intitolate sarebbe il miglior modo per celebrare il ricordo dei nostri connazionali barbaramente massacrati ottanta anni fa”. Con queste parole Alberto Villanova, Presidente dell’Intergruppo Lega – LV in Consiglio regionale del Veneto, commenta il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle Foibe, che si celebra domani, 10 febbraio. “La responsabilità di quei massacri e dell’esodo che ne conseguì ha un nome e un cognome: il maresciallo Josip Broz Tito. Non ci sono accordi commerciali o scelte strategiche che possano difenderlo o giustificarlo: chi porta a compimento una pulizia etnica è e rimane un assassino. Per tali motivi, nei giorni scorsi, ho voluto portare in Consiglio regionale del Vento un progetto di Legge statale, poi approvato, per chiedere di revocare le onorificenze date a Tito nel 1969 dal Governo italiano e dal Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat. E’ una vergogna che deve essere sanata: lo dobbiamo agli italiani, tutti, e ai familiari di chi fu massacrato in quelle terre così a noi vicine e che furono per secoli sotto il simbolo della Serenissima – prosegue il Presidente dell’Intergruppo di Lega – LV, Alberto Villanova -. E lo dobbiamo fare anche per togliere qualsiasi argomentazione a coloro che ancor oggi negano i massacri delle foibe o tentano di spiegare le ‘ragioni storiche’ di Tito. Si tratta ormai di pochissime persone: ma come oggi è un dovere storico e morale ricordare il massacro delle Foibe e l’Esodo, allo stesso tempo è obbligo istituzionale fermare sul nascere le ignobili tesi negazioniste. Revocare le onorificenze macchiate di sangue italiano è il primo passo da fare”, conclude il Presidente dell’Intergruppo di Lega – LV, Alberto Villanova.